Cina, ennesimo arresto per un dissidente democratico
Yang Lin ha già trascorso un anno ai lavori forzati per aver firmato ‘Carta 08’, il manifesto costituzionale del Nobel per la pace Liu Xiaobo. Ora rischia 5 anni per “incitamento alla sovversione del potere statale”. Sempre più fioche le speranze di un nuovo corso guidato dalla leadership di Xi Jinping.

Pechino (AsiaNews) - Il governo cinese stringe la morsa contro i dissidenti che "osano" criticare il sistema monopartitico nazionale. La polizia della ricca provincia meridionale del Guangdong ha infatti arrestato Yang Lin, 45 anni, che combatte da anni per la democratizzazione della Cina. Il dissidente, uno dei firmatari della 'Carta 08' del Nobel Liu Xiaobo, ha già trascorso un anno in un campo di lavori forzati.

La notizia dell'arresto è stata confermata dal fratello, Yang Mingzhu, in un colloquio telefonico con il South China Morning Post. Le autorità hanno accusato Yang Lin di "incitamento alla sovversione del potere statale", una delle accuse più comuni nella lotta del governo contro le voci libere del Paese. Se confermata da una sentenza, questa accusa può portare a un massimo di 5 anni di detenzione.

Secondo il Chinese Human Rights Defenders, gruppo per i diritti umani con base negli Stati Uniti, il dissidente "non ha mai esitato a gettarsi con tutto il cuore per aiutare i cittadini svantaggiati che combattono per i propri diritti, e ha sempre promosso delle attività a favore della democrazia costituzionale in Cina".

L'arresto contribuisce ad alimentare la delusione di quel gruppo di persone che avevano sperato nel nuovo presidente cinese Xi Jinping, da molti definito un "liberale". Negli ultimi mesi, infatti, le autorità hanno arrestato almeno 16 attivisti che combattevano contro la corruzione del Partito comunista e della sua leadership, oltre a mantenere un clima di terrore nell'ambiente democratico di tutta la Cina.