Cristiani del Pakistan: sui passaporti il governo ha ceduto agli estremisti
di Qaiser Felix

Gruppi cristiani contestano duramente la decisione del governo a favore del reinserimento della voce religione sui passaporti.


Islamabad (Asianews) - L'arcivescovo Lawerence Saldanha, presidente della Commissione nazionale per la giustizia e la pace (NCJP) del Pakistan, in un'intervista rilasciata ad AsiaNews ha contestato il governo per avere trasformato i passaporti pakistani in documenti "religiosi" e per questo motivo ha scritto una lettera di protesta al capo dello Stato, gen. Pervez Musharraf. In un comunicato stampa ufficiale della NCJP, il presidente, arcivescovo Lawerence Saldanha e il segretario esecutivo, Peter Jacob, hanno affermato che questo provvedimento va contro lo spirito di moderazione del Governo pakistano. Nel comunicato si legge che: "Questa decisione dimostra che il Governo non sta agendo secondo i principi di moderazione ma sta cedendo alle pressioni degli estremisti. E' triste che le minoranze religiose del Paese non siano state consultate e che le loro opinioni non siano ascoltate da parte dell'esecutivo".

Nisar Barkat, direttore della diocesi NJCP a Faisalabad, in un'altra intervista rilasciata ad AsiaNews ha affermato che dopo la reintroduzione dell'esplicita menzione della religione sui passaporti, questi non sono più dei normali documenti internazionali di viaggio e il Pakistan dopo l'approvazione di questo provvedimento avrebbe fatto un passo indietro sulla via del rispetto delle libertà fondamentali.

Secondo l'opinione di Johnson Michel, presidente della Bishop John Joseph Shaheed Trust, in Pakistan tutto viene visto in una prospettiva religiosa e anche per questo motivo nella coscienza delle persone non sta crescendo uno spirito nazionale unitario. "In passato ci siamo opposti all'inclusione della religione sulle carte di identità sotto la guida del defunto vescovo John Joseph – ha aggiunto Johnson Michel – e quindi ora ci opporremo anche all'applicazione dello stesso provvedimento per i passaporti. Non è la prima volta che il governo pakistano cede alle pressioni degli estremisti islamici e questo non potrà che influenzare le relazioni del Pakistan con gli altri Paesi. Al momento stiamo vivendo una situazione preoccupante e sono convinto che gli estremisti tenteranno di mettere ancora sotto pressione il governo su tante altre questioni, visto che l'esecutivo ha accettato molte delle loro richieste". Jonshon Michel ha anche esortato i gruppi cristiani e i partiti cattolici pakistani a supportare la politica di moderazione del presidente Musharraf in modo che egli possa combattere con maggiore decisione contro gli estremismi religiosi che stanno influenzando la vita del Paese.