Solovki, studenti cattolici e ortodossi insieme nell’arcipelago dei gulag
di Nina Achmatova
Il progetto di volontariato è sponsorizzato dal Patriarcato di Mosca e dal comune della capitale. I ragazzi lavoreranno per migliorare le condizioni del monastero sull’isola e vivranno secondo la regola dell’ora et labora.

Mosca (AsiaNews) - Un gruppo di studenti di diverse nazionalità, che comprende sia cattolici che ortodossi, sta partecipando a un campo di lavoro estivo alle isole Solovki, luogo tra i più simbolici in Russia: emblema di spiritualità, ma anche del crudele sistema dei gulag sovietici. L'iniziativa è sponsorizzata dal dipartimento del comune di Mosca per la cooperazione interregionale e le relazioni con le organizzazioni religiose, insieme a quello per le politiche giovanili del Patriarcato di Mosca, in collaborazione con il Fondo 'Andrea il Primo chiamato'.

I ragazzi, hanno fatto sapere i responsabili del progetto, vivranno fino a metà agosto in una sorta di campeggio con tende, seguendo la regola benedettina dell'ora et labora. Faranno piccoli lavori per migliorare il museo del monastero delle Solovki, accatasteranno legna per l'inverno, alcuni saranno impiegati nell'ufficio editoriale del monastero e altri parteciperanno a scavi archeologi.

Sono previste anche delle visite guidate nei luoghi di maggiore interesse storico e artistico della zona, ha spiegato al sito blagovest-info.ru un collaboratore del Fondo 'Andrea il Primo chiamato', Pavel Fedosov.

Si tratta della prima iniziativa di volontariato all'interno delle celebrazioni per il 1025° anniversario del Battesimo della Russia antica, svoltesi in forma solenne a fine luglio tra Mosca, Kiev e Minsk, fa notare lo ieromonaco Dimitri (Pershin) della commissione per la Missione presso il Consiglio diocesano di Mosca. Il religioso ha augurato ai ragazzi, partiti il 28 luglio scorso, di "trovare la bellezza interiore", mentre lavorano per ripristinare la bellezza esteriore del patrimonio spirituale e culturale del tristemente celebre arcipelago sul Mar Bianco.

Il monaco ha raccontato, inoltre, che alla spedizione partecipano ragazzi cattolici anche da Ucraina, Italia e Polonia. "Si tratta di giovani che hanno il desiderio di conoscere meglio le tradizioni ortodosse, la storia del monastero e quella delle Solovki, come lager dove furono rinchiuse persone delle più diverse nazionalità e confessioni, tra cui il vescovo cattolico lettone, Boleslaw Sloska", ha detto il religioso.

L'auspicio del comune di Mosca, intanto, è che in futuro il progetto possa trovare nuovi donatori, che permettano a sempre più giovani di fare questa esperienza.