India, i Google Glass arrivano in sala operatoria
Un gastroenterologo ha eseguito un intervento di laparoscopia gastrointestinale e un’asportazione dell’ernia a Chennai: “Uno strumento utile per guidare operazioni a distanza nelle zone più lontane e meno accessibili dell’India”.

Chennai (AsiaNews/Agenzie) - Si trova in India il terzo chirurgo al mondo ad aver usato i Google Glass per eseguire due operazioni. Le porte del Lifeline Rigid Hospital di Chennai (Tamil Nadu) hanno aperto le porte agli occhiali "di realtà aumentata" di Google, che il gastroenterologo J.S. Rajkumar ha indossato due giorni fa per completare un intervento di laparoscopia gastrointestinale su un uomo di 45 anni e per rimuovere un'ernia a una donna di 42 anni. Finora i Glass erano stati adoperati solo in due sale operatorie degli Stati Uniti.

I Google Glass sono un dispositivo mobile analogo a uno smartphone, utilizzabili grazie al movimento degli occhi e della testa di chi li indossa. In sala operatoria questi occhiali si sono rivelati utili per la possibilità di riprendere e trasmettere in tempo reale quello che si sta facendo, dando modo agli studenti di medicina di imparare la tecnica "attraverso" gli occhi del loro professore.

Tuttavia la loro efficacia non si limita all'aspetto "accademico". "Durante l'operazione - spiega il dr. Rajkumar - è possibile dover utilizzare metodi alternativi, di cui non sempre si ricordano tutte le fasi. Con questi occhiali possiamo consultare qualunque testo medico, colmare la nostra lacuna e concludere l'operazione".

Non è finita. Pensando proprio a un Paese come l'India, dove l'accessibilità alle strutture mediche varia da zona a zona, uno strumento come i Google Glass potrebbe rivelarsi molto utile. "Nelle aree rurali - suggerisce il gastroenterologo - i medici potrebbero essere supervisionati da un chirurgo esperto che si trova altrove, in grado di guidarli durante tutta la procedura".

Al momento, gli occhiali di Google non sono ancora stati lanciati sul mercato, ma sono messi a disposizione di esperti e addetti ai lavori - come i medici - per valutare l'effettiva spendibilità del prodotto. Nell'ambito sanitario, nota il dr. Rajkumar, "abbiamo riscontrato due problemi: il wi-fi che di tanto in tanto salta e la durata della batteria, che non supera i 40 minuti. Ma credo siano problemi risolvibili".