Phnom Penh, il Parlamento approva il nuovo mandato a Hun Sen. L'opposizione diserta
Il Primo Ministro, in carica da 28 anni, guiderà per un altro quinquennio l’esecutivo. I partiti democratici non hanno partecipato ai lavori in Aula e chiedono una commissione indipendente sui presunti brogli alle elezioni. Nuove proteste nella capitale e in tutto il Paese.

Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) - Il Parlamento cambogiano ha approvato un nuovo mandato quinquennale del Primo Ministro Hun Sen, leader del partito di governo Cambodian People's Party (Cpp) e guida del Paese da quasi 30 anni. L'Assemblea riunita a Phnom Penh ha dato il via libera alla formazione del nuovo esecutivo, nonostante il boicottaggio dell'opposizione che protesta contro i presunti brogli che avrebbero caratterizzato le ultime elezioni politiche del luglio scorso. Egli è al potere dal 1985 e oggi dovrebbe giurare per l'inizio del nuovo mandato. Di contro, il partito di opposizione Cambodia National Rescue Party (Cnrp) presieduto da Sam Rainsy, non partecipa ai lavori dell'Aula e continua a chiedere una "indagine indipendente" sul voto.

La nuova nomina di Hun Sen alla guida dell'esecutivo giunge dopo settimane di proteste e stallo politico e parlamentare; nel suo discorso all'Assemblea, il leader ha parlato di "giorno storico per la Cambogia" e ha voluto sottolineare ancora una volta che le elezioni sono state "libere, oneste, giuste e trasparenti".

Nell'incontro coi giornalisti, il capo storico del Cpp ha inoltre aggiunto che "le porte al negoziato per l'opposizione non sono chiuse", ma come pre-requisito vi è "l'accettazione del risultato elettorale e il giuramento" in Parlamento. Al voto di luglio il partito di governo ha conquistato 68 seggi su 123, mentre i restanti 55 sono appannaggio dell'opposizione.

Il governo ha sinora respinto le richieste di una inchiesta indipendente; per questo il Cnrp annuncia "manifestazioni di massa a Phnom Penh e in tutto il Paese" per i prossimi giorni, per protestare contro il giuramento del 61enne premier Hun Sen. Dimostrazioni che si erano ripetute già a inizio mese e che hanno fatto registrare un morto negli scontri fra oppositori e forze della sicurezza.