Papa: "cordiale colloquio" con Mahmoud Abbas, pace per il Medio Oriente
Auspici per il progredire dei colloqui tra israeliani e palestinesi e "grave preoccupazione" per la Siria. Soddisfazione per i rapporti bilaterali. Il "contributo significativo" dei cristiani per la società della regione.

Città del Vaticano (AsiaNews) - Auspici per il progredire dei colloqui tra israeliani e palestinesi e "grave preoccupazione" per la Siria negli incontri di oggi in Vaticano del presidente dello Stato di Palestina Mahmoud Abbas, che è stato ricevuto da papa Francesco e, poi, da mons. Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati.

Una nota vaticana parla di "cordiali colloqui", nel corso dei quali "si è parlato sulla situazione in Medio Oriente, e in particolare sulla ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi, esprimendo l'auspicio che tale processo produca i frutti desiderati per trovare una soluzione giusta e duratura ad un conflitto la cui fine si rivela sempre più necessaria e urgente. A tale scopo ci si è augurato che le Parti prendano con determinazione decisioni coraggiose a favore della pace con il sostegno della Comunità internazionale.

In proposito, si è saputo che il Papa, al termine del colloquio privato, durato 25 minuti, offrendo in dono ad Abbas una penna - che riproduce una colonna del baldacchino dell'altare della Confessione in San Pietro - ha commentato: "sicuramente lei deve firmare molte cose". Al che il presidente palestinese ha risposto: "spero di firmare con questa penna l'accordo di pace con Israele". E Francesco "Presto, presto!".

Oltre che dei rapporti tra israeliani e palestinesi, ancora il comunicato del Vaticano informa che "grave preoccupazione, invece, desta ancora la situazione in Siria, per la quale si auspica che alla logica della violenza subentri quanto prima quella del dialogo e della riconciliazione".

"Per quanto riguarda le relazioni bilaterali è stata manifestata soddisfazione per i progressi fatti nell' elaborazione di un Accordo Globale su alcuni aspetti essenziali della vita e dell' attività della Chiesa cattolica in Palestina".

"Si è parlato, infine, della situazione delle comunità cristiane nei Territori Palestinesi e, più in generale, in Medio Oriente, rilevando il contributo significativo che esse offrono al bene comune della società".

Ed è stato lo stesso presidente Abbas a far sapere di aver invitato papa Francesco a visitare la Palestina.