India, al via il lancio della prima sonda su Marte
Se la missione avrà successo, il Paese supererà la concorrenza asiatica di Cina, Giappone e Corea del Sud. La Mars Orbiter Mission (Mom) viaggerà per 300 giorni, per arrivare nell’orbita di Marte a settembre 2014. I dubbi degli analisti: troppo costoso per un Paese che ancora deve risolvere il problema della povertà e della malnutrizione.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) - È tutto pronto in India per il lancio della sua prima sonda su Marte, previsto oggi alle 9:08 GMT. La Mars Orbiter Mission (Mom) partirà dalla base aerospaziale di Sriharikota (Andhra Pradesh) a bordo del razzo Pslv-C25. Se il lancio andrà bene, la sonda viaggerà nello spazio per circa 300 giorni e dovrebbe raggiungere l'orbita di Marte nel settembre 2014. In caso di successo, l'agenzia spaziale indiana diventerà la quarta al mondo ad aver compiuto una missione su Marte - dopo Stati Uniti, Russia ed Europa - superando gli altri grandi concorrenti asiatici: Cina, Giappone e Corea del Sud.

In India il lancio del Mom è noto anche come Mangalyaan ("nave marziana"). Il Paese ha approvato il progetto nel 2012: gli scienziati si sono subito messi in moto per poter usufruire dell'allineamento favorevole tra i due pianeti, una condizione che permette al Mom di risparmiare carburante durante il viaggio verso Marte.

Alcuni commentatori hanno criticato la decisione del governo di imbarcarsi in una missione del valore di 95 milioni di dollari, mentre il Paese ha uno dei livelli più alti di bambini malnutriti al mondo. I sostenitori del progetto hanno però replicato che un progetto simile è relativamente "economico", e che lo sviluppo tecnologico a esso legato porterà benefici a vari settori della nazione.

In teoria, la sonda cinese Yinghuo 1 aveva raggiunto l'orbita marziana alla fine del 2012, ma ha potuto farlo solo grazie al traino del veicolo spaziale russo Phobos Grunt. Esso era rimasto bloccato nell'orbita terrestre poco dopo il lancio, avvenuto nel novembre 2011.

La sonda porta cinque carichi, che serviranno per studiare l'atmosfera e la superficie del pianeta rosso: un Lyman Alpha Photometer, che misura la perdita d'acqua di Marte nell'esosfera e nell'alta atmosfera; un Methan Sensor for Mars, progettato per misurare la presenza di metano e mappare le fonti; un Infrared Thermal Imaging Spectrometer (Tis), che misurerà le emissioni termiche per tracciare la composizione della superficie e la presenza di minerali. Il Tis lavorerà con il sensore di metano per determinare la presenza di forme di vita e la natura. Il metano infatti può indicare l'esistenza di vita.