Pechino (AsiaNews) - La polizia della provincia centrale dell'Henan ha arrestato il pastore protestante Zhang Shaojie (v. foto), leader della chiesa della contea di Nanle, e più di 20 fra dipendenti della struttura e fedeli cristiani. Le autorità non hanno dichiarato il motivo del fermo, ma alcune fonti raccolte dal ChinaAid sostengono che il pastore abbia "fatto arrabbiare" le autorità per la difesa continua dei propri fedeli contro gli abusi compiuti dai funzionari comunisti.
Zhang fa parte del Movimento delle tre autonomie, la Chiesa protestante "ufficiale" voluta da Mao Zedong nei primi anni del suo governo. In Cina sono consentiti solo i gruppi religiosi registrati. Ma vi sono più cristiani protestanti non ufficiali (circa 80 milioni) che membri del Movimento delle tre autonomie (circa 20 milioni). Per timore che la situazione sfugga di mano al Partito, da quasi cinque anni è in atto una campagna per eliminare le comunità sotterranee o farle confluire nelle comunità ufficiali.
Secondo alcune fonti locali, l'arresto di Zhang (48 anni) potrebbe derivare anche dal desiderio delle autorità di rimpiazzarlo come leader dei cristiani ufficiali della zona. In ogni caso, i fedeli accusano la polizia di aver "imbrogliato" il pastore: questi è stato "invitato per un colloquio" dagli agenti il 16 novembre scorso, e da allora è sparito nel nulla. Il giorno dopo la polizia ha circondato la sua chiesa e ha fermato i fedeli che volevano partecipare alla funzione domenicale. Le forze dell'ordine hanno minacciato i fedeli intimando loro di non andare più ai raduni della chiesa.
La figlia del pastore, Zhang Huixin, ha raccontato a ChinaAid che le autorità si sono poi spostate nel secondo luogo di incontro della comunità e hanno ordinato ai dipendenti della chiesa di "evacuare il posto immediatamente". La donna, il marito e la loro figlioletta di 10 mesi sono stati costretti a fuggire: al momento non è chiaro dove si trovino.