Amnesty: il 90% delle esecuzioni capitali in Cina
Secondo il rapporto annuale sulla pena di morte, pubblicato oggi da Amnesty International, la Cina è al primo posto per le esecuzioni avvenute nel 2004. Seguono Iran, Vietnam e Usa.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Amnesty International pubblica oggi il rapporto annuale sulla pena di morte. Secondo i dati presenti nel documento, quasi il 90 % delle esecuzioni registrate nel 2004 sono avvenute in Cina.

Nel 2004 sono state registrate 3.797 esecuzioni in 25 paesi, di cui 3.400 avvenute in Cina; il dato rappresenta l'89,5 % del totale. L'Iran ha ordinato 159 esecuzioni, il Vietnam 64 e gli Stati Uniti 59. Nel 2003, sempre secondo Amnesty, la Cina ha messo a morte 726 persone.

Hugh Whitby, coordinatore delle ricerche ad Hong Kong, dice che la sproporzione deriva non da un aumento drastico delle condanne, ma dai diversi metodi di ricerca utilizzati. Infatti lo scorso anno l'organizzazione si basava sulle notizie comunicati sui media ufficiali cinesi; per la preparazione del rapporto 2004 i ricercatori si sono basati sui dati presenti su Internet. "I dati presentati nel 2003 – ha detto oggi Whitby – devono essere intesi come una frazione minima del numero reale".

In occasione dell'Assemblea nazionale del popolo, Chen Zhonglin, uno dei delegati, ha detto che la Cina ha mette a morte "circa 10 mila persone" l'anno, ma la politica di Pechino impone di considerare un "segreto di Stato" i dati ufficiali sull'argomento.