Ergastolo per la coppia musulmana di Noida. Uccisero figlia e domestico nepalese
di Christopher Sharma
Rajesh Talwar e Nupur Talwar avevano commesso l'omicidio per punire una presunta relazione fra la figlia di 14 anni e il domestico nepalese, Yam Prasad Banjade. Avvenuto nel 2008, il delitto ha acceso forti contrasti fra la comunità musulmana, indù e laici indiani. Intervistata da AsiaNews la moglie di Banjade accoglie la sentenza. Ridotta in povertà la donna spera di avere un equo risarcimento per la morte del marito.

Kathmandu (AsiaNews) - Una corte speciale dell'Uttar Pradesh (India settentrionale) ha condannato ieri all'ergastolo Rajesh Talwar e Nupur Talwar, coppia di ricchi dentisti musulmani, per l'omicidio della figlia di 14 anni e di Yam Prasad Banjade, domestico nepalese, uccisi a Noida nel maggio 2008.

In un primo tempo il Central Bureau of Investigation (Cbi) aveva chiesto la pena di morte, ma i giudici hanno invece optato per il carcere a vita. I due coniugi avrebbero agito in preda all'ira per aver scoperto una presunta relazione fra la loro unica figlia e il domestico. Gli avvocati dei Talwar annunciano che ricorreranno in appello. Ieri, centinaia di donne nepalesi e attivisti per i diritti umani hanno inaugurato a New Delhi una campagna di 16 giorni contro la violenza sulle donne e contro i delitti d'onore, molto comuni nelle comunità musulmane.

Intervistata da AsiaNews Khumkala Banjade, moglie di Hemraj Banjade, dichiara di essere soddisfatta dalla sentenza: "Avevo chiesto la pena di morte per gli assassini di mio marito, ma accetto il verdetto della corte contro la coppia Talwar". Dopo l'uccisione del coniuge, la donna vive in miseria insieme a un figlio malato e alla suocera di 80 anni. "E' la povertà - racconta - che ha spinto il mio marito innocente verso la morte avvenuta per mano di una coppia islamista. Chiedo il risarcimento per il suo omicidio e spero che la corte indiana sia in grado di dare giustizia a me e alla mia famiglia".

In questi cinque anni il caso della coppia di Noida è stato seguito da milioni di persone e ha suscitato numerose critiche contro la polizia locale accusata in più di un'occasione di gravi inadempienze. Poche ore dopo il delitto, decine di persone, tra cui troupe televisive e giornalisti ed estranei sono entrate nell'abitazione senza alcun controllo da parte degli agenti, compromettendo la scena. Il processo ha dato anche il via a numerosi dibattiti culturali fra musulmani, indù e laici. Alcuni esperti dicono che il caso ha evidenziato uno "scontro di culture" in India, contrapponendo la polizia e i settori conservatori della società contro gli eccessi della classe medio-alta. Rajesh Talwar e Nupur Talwar erano entrambi musulmani osservanti e secondo la comunità islamica avevano il diritto di punire il grave affronto commesso dal domestico e dalla figlia entrambi adulteri. Per giustificare la sentenza il giudice Shyam Lal ha utilizzato anche i passi del Corano che puniscono l'omicidio.