Patriarca di Damasco: il papa, "nuovo Giovanni Battista"

Damasco (AsiaNews) – Giovanni Paolo II è stato un nuovo "Battista", capace di essere "la coscienza viva e audace del mondo". Lo scrive in una lettera ai fedeli il patriarca greco melkita di Damasco, Gregorio III Lahham, in partenza per partecipare ai funerali del pontefice a Roma.

Il patriarca definisce il papa "il nuovo Giovanni Battista", perché come il battezzatore è stato "voce che grida nel deserto: Preparare le vie del Signore" togliendo "l'ipocrisia ed il peccato davanti al Signore risorto". Proprio a Damasco, nella moschea degli Omayyddi, è conservato secondo la tradizione le spoglie di Giovanni Battista: il papa ha visitato la moschea nel corso del suo viaggio in Siria nel 2001.

Giovanni Paolo II – scrive il patriarca - era la coscienza "viva, audace, coraggiosa,  perseverante" nella difesa della causa del Vangelo. Questa coscienza e il suo insegnamento sempre "vivo e attuale" si è esplicato in particolare nella sua "intrepida difesa dei diritti umani e del diritto alla vita dal primo giorno del suo concepimento fino al giorno della morte".

Gregorio III conclude il suo messaggio ricordando la storica visita del papa a Damasco: quel viaggio" afferma il patriarca "ha suscitato in ciascuno di noi un rinnovamento spirituale" ed è stato "un appello forte ai cristiani orientali" perché assumano "la responsabilità nei paesi arabi e nelle società islamiche" a diventare "lievito e luce" e così portare ai vicini "la causa del Vangelo e vivere con loro in pace", assistendo "i poveri, i bisognosi, i rifugiati ed i perseguitati". (JI)