Chiese bruciate in Tatarstan, arrestati giovani membri di gruppo islamico
Lo rende noto il ministero degli Interni senza specificare di che gruppi si tratti. I ragazzi sarebbero responsabili di due dei sette incendi che hanno colpito solo quest'anno edifici di culto cristiani nella repubblica russa a maggioranza musulmana.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) - La polizia russa ha arrestato alcuni giovani appartenenti a un indefinito "gruppo islamico non tradizionale" con il sospetto che siano tra i responsabili di due casi di incendi dolosi contro chiese cristiane, registrati a novembre nella repubblica autonoma del Tatarstan. Lo rende noto l'agenzia Ria Novosti, citando la polizia locale. Secondo quanto rivelato dal ministero degli Interni, tutti gli arrestati sono di età compresa tra i 22 e i 35 anni e avrebbero dato alle fiamme due chiese ortodosse usando delle molotov.

A metà novembre, in due differenti attacchi, una chiesa in legno nel villaggio di Lenino è stata completamente distrutta, mentre una seconda è stata salvata dal fuoco grazie all'intervento di una guardia nella città di Chistopol.

Regione a maggioranza musulmana, il Tatarstan non ha mai vissuto particolari problemi di convivenza tra le diverse comunità religiose. Nell'ultimo anno, però, sono state sette le parrocchie cristiane date alle fiamme. Nel 2012 non si era verificato nemmeno un caso simile. La procura generale ha puntato il dito contro "estremisti non identificati" e i colpevoli rischiano ora fino a 20 anni di detenzione. Sotto attaccato sono finite anche le autorità islamiche: nel 2012 il più influente religioso islamico ha subito un tentato omicidio, che le autorità hanno attribuito ai gruppi radicali proveniente del Caucaso settentrionale. (N.A.)