Preoccupa gli Usa la decisione di Karzai di liberare 72 talebani
Per Kabul sono cittadini detenuti senza essere stati processati, per gli Usa dei "pericolosi criminali" e "una minaccia per la sicurezza" e vengono rilasciati senza che i loro casi siano stati esaminati dal sistema giudiziario.

Kabul (AsiaNews/Agenzie) - "Preoccupazione" di Washington per la decisione del governo afghano di liberare 72 detenuti che gli Stati Uniti ritengono "criminali pericolosi" fortemente indiziati di aver partecipato a operazioni terroristiche.

Gli uomini, talebani, dei quali è annunciata la liberazione, sono detenuti nella prigione di Bagram dalla quale sono  già centinaia le persone che gli afghani hanno fatto uscire dal marzo 2013, quando gli americani hanno lasciato il controllo del carcere. In proposito, il portavoce del presidente Karzai, Aimal Faizi, ha dichiarato alla Reuters che "non possiamo permettere, per nessuna ragione, che cittadini afghani innocenti siano detenuti per mesi e anni senza essere stati processati". "Sappiamo che purtroppo questo è avvenuto a Bagram, ma è illegale ed è una violazione della sovranità afghana".

La preoccupazione degli Stati Uniti per tale decisione è stata espressa da un portavoce del Dipartimento di Stato. Jen Psaki ha parlato di "forti evidenze" che legano i 72 prigionieri a "crimini collegati al terrorismo". "Abbiamo espresso - ha spiegato - la nostra preoccupazione per il possibile rilascio di quei detenuti senza che i loro casi siano stati esaminati da un tribunale del sistema penale afghano". "Questi rivoltosi - ha concluso - possono essere una minaccia per la sicurezza della popolazione e dello Stato".