Jharkhand, anche fra i tribali si celebra la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
di Nirmala Carvalho
La parrocchia Beata Madre Teresa di Siadih (diocesi di Jamshedpur) ospita un incontro, a cui parteciperanno cattolici, luterani, anglicani ed evangelici. In comune, spiega p. Lino Fernandes sfx, "abbiamo la missione di Madre Teresa: trasmettere l'amore di Gesù alla nostra gente, e lenire le loro sofferenze. È nella loro debolezza che Cristo continua a cercare la nostra univoca attenzione".

Mumbai (AsiaNews) - Uniti nella "missione comune di servire le popolazioni tribali, e creare un Regno di giustizia, pace e sviluppo tra queste comunità emarginate dell'India". È con questo spirito che p. Lino Fernandes sfx, missionario del Pilar che amministra la parrocchia Beata Madre Teresa di Siadih (diocesi di Jamshedpur), ha deciso di ospitare un incontro ecumenico durante la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani (18-25 gennaio). È la prima volta che lo Stato del Jharkhand, dove sorge la diocesi, ospita un evento del genere.

All'incontro, spiega il parroco ad AsiaNews, "sono attesi oltre 25 persone tra evangelici, catechisti, pastori e altri. [Oltre ai cattolici], in questa zona convivono luterani, anglicani [Church of North India], battisti e membri della Gossner Evangelic Lutheran Church (Gel). Tutti verranno qui per pregare insieme, celebrare il nostro comune servizio con i tribali Mundari e ringraziare Gesù Cristo".

"Il Dio dei cristiani - sottolinea il missionario - è una comunione, la comunione della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. Questa unione è stata affermata nel battesimo di Gesù nel Giordano. Dopo aver ricevuto il battesimo, Cristo si è tuffato ancora di più nella missione, quella missione che oggi unisce tutti noi".

Questa unione ecumenica è ispirata, secondo p. Fernandes, dalla stessa Madre Teresa: "La patrona della nostra parrocchia vide Gesù nei più poveri tra i poveri, nei vulnerabili, negli oppressi, nei sofferenti, nei moribondi. Questa è la missione che abbiamo in comune: trasmettere l'amore di Gesù alla nostra gente, e lenire le loro sofferenze. È nella loro debolezza che Cristo continua a cercare la nostra univoca attenzione".