Colombo (AsiaNews) - Si è conclusa ieri la prima fase di indagini sui presunti sequestri e sulle "sparizioni forzate" avvenuti nelle province settentrionale e orientale dello Sri Lanka tra il 1990 e il 2000, in piena guerra civile. A condurre l'inchiesta una Commissione presidenziale che, stanziata nel distretto di Kilinochchi, ha raccolto prove da 76 testimoni e ricevuto 106 denunce.
H.W. Genadasa, segretario della commissione, ha riferito di aver ricevuto "11.500 denunce di sparizione su scala nazionale, di cui 7.500 vengono dalle province settentrionale e orientale". Le persone che hanno presentato reclami - tutti familiari delle vittime - dovranno comparire per un'indagine indipendente sui propri casi.
La Commissione presidenziale è stata creata lo scorso agosto e aveva indicato Kilinochchi (19-21 gennaio 2014) come prima "tappa" della sua inchiesta. La prossima indagine avverrà nel distretto di Mullaitivu.