Mons. Ma Daqin: "Lode a Dio per le grazie del 2013, pace e gioia per l'Anno del Cavallo"
di Lorenzo Li
Il vescovo di Shanghai, agli arresti domiciliari, pubblica una preghiera in occasione dell'ultimo giorno dell'Anno del Serpente e ricorda i defunti nel clero di Shanghai. La Chiesa cinese celebra il Capodanno augurando "saggezza" ai leader nazionali e "buona salute" per il papa emerito Benedetto XVI e per il suo successore Francesco. Un cattolico augura al vescovo Ma di essere liberato nell'anno che porta il suo nome.

Shanghai (AsiaNews) - "O Signore, oggi è l'ultimo giorno dell'Anno lunare 2013. Voglio ringraziarTi per le innumerevoli grazie dello scorso anno. Per favore, guidaci con la pace e la gioia in questo nuovo anno". Lo ha scritto questa mattina il vescovo di Shanghai, mons. Taddeo Ma Daqin, sul proprio profilo di Weibo (il sito di microblogging più popolare della Cina) in occasione della vigilia del Capodanno cinese che apre l'Anno del Cavallo.

Dal luglio 2012 mons. Ma è agli arresti domiciliari e in isolamento.

Nell'anno appena trascorso il vescovo Ma ha subito pesanti restrizioni nelle proprie attività, ma ha voluto ricordare sia il vescovo Jin Luxian che p. Ye Lianqing - entrambi di Shanghai ed entrambi morti nel 2013. Nella preghiera scritta questa mattina, mons. Ma cita le parole di Gesù ai suoi discepoli: "Allora Gesù disse ai suoi discepoli: Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà" (Mt 16:24-25). Gli amici del vescovo Ma hanno risposto inviando al presule gli auguri per il Nuovo anno cinese.

Nella Cina continentale, i parroci sono in questi giorni occupati a preparare i programmi di formazione alla fede per i cattolici che studiano o lavorano all'estero, e che tornano a casa una volta l'anno. Secondo Faith Press, nella diocesi di Xianxian (Cangzhou) circa 50 cattolici appena rientrati a casa per le festività hanno deciso lo scorso 25 gennaio di riparare tutti insieme, in un clima di festa e un'aria gelida, una strada dissestata.

I fedeli si augurano il meglio per il Capodanno attraverso chat online, telefonate e incontri di persona. "Pace nell'Anno del Cavallo" e altre frasi augurali sono sulla bocca di tutti. Un cattolico spera che il vescovo Taddeo Ma possa essere liberato nell'anno che arriva. "Ma" significa letteralmente "cavallo". Oggi, sul sito della Faith Press (di base a Shjiazhuang), un articolo di Zhang Guanglai ringrazia Dio per gli anni passati e si augura che - visti i cambiamenti della Cina - possano stabilirsi relazioni stabili fra Pechino e il Vaticano.

Guardando indietro al 2013, Zhang loda il presidente cinese Xi Jinping per le "riforme" nel campo della corruzione e sottolinea con favore "l'umiltà" del papa emerito Benedetto XVI, che ha rotto una tradizione millenaria della Chiesa ritirandosi nella preghiera silenziosa per tutti noi. Zhang apprezza poi la "freschezza" di papa Francesco, il suo amore per i poveri e il suo semplice stile di vita.

Nel suo articolo, inoltre, Zhang ricorda diversi vescovi anziani che sono deceduti nel 2013: i presuli di Ningxia, Shandong, Shanghai e Hebei. Ricorda come i cattolici di varie parti della Cina abbiano risposto "con entusiasmo" all'Anno della Fede, durante il quale hanno studiato a fondo la Bibbia, il catechismo e gli insegnamenti della Chiesa.

L'autore guarda poi al futuro, prega per la saggezza dei leader cinesi e affinché la forza e la giustizia appaiano in mezzo al popolo cinese. Infine prega per la salute di Benedetto XVI e per quella del suo successore, papa Francesco.

(Nella foto, l'immagine pubblicata da mons. Ma. Nel testo si legge "Ringraziamo Dio per le grazie del 2013, guardiamo con fiducia al nuovo anno)