Sri Lanka, il popolo festeggia l'indipendenza nella paura di crimini e violenze
di Melani Manel Perera
È l'accusa lanciata dall'Asian Human Rights Commission (Ahrc) nel 66mo anniversario della liberazione. Nel suo discorso ufficiale, il presidente avverte di fare attenzione al "sinistro progetto delle forze straniere".

Colombo (AsiaNews) - "Il popolo dello Sri Lanka non celebra il giorno dell'indipendenza con orgoglio e speranza, ma immerso nelle proprie paure e nel senso di insicurezza". È quanto affermato dall'Asian Human Rights Commission (Ahrc) nel messaggio per il 66mo anniversario dell'indipendenza dello Sri Lanka, celebrato ieri in tutto il Paese. Toni duri, che denunciano "un gran numero di crimini", nei confronti dei quali "il governo non si mostra molto turbato e fa poco per indagare".

Sul fronte ufficiale, il presidente Mahinda Rajapaksa ha presenziato alle celebrazioni organizzate a Kegalle. Nel suo discorso alla nazione, egli ha messo in guardia il popolo srilankese dal "sinistro progetto delle forze straniere, che cercano di usare le comunità del Nord come scudi umani".

Tuttavia, per l'Ahrc la situazione è talmente grave che "sempre più spesso l'opinione pubblica - a torto o a ragione - considera il governo stesso colpevole di questi crimini".