Riunificazioni familiari, Pyongyang permette l'ingresso di funzionari del Sud
La visita รจ preparatoria per gli incontri, che nonostante le minacce del Nord rimangono fissati per il 20 febbraio. Washington e Seoul decisi a continuare con le esercitazioni militari "come programmato".

Seoul (AsiaNews/Agenzie) - Un gruppo di funzionari sudcoreani ha oltrepassato questa mattina il confine con il Nord per controllare gli stabilimenti dove alla fine del mese dovrebbero tenersi le riunioni fra i familiari divisi dalla Guerra di Corea del 1950-1953. Le due Coree si sono accordate lo scorso 5 febbraio per tenere gli incontri in un resort sul monte Kumgang, costa orientale della Corea del Nord, dal 20 al 25 febbraio. Il giorno successivo (6 febbraio), i due governi si sono scambiati le liste con i nomi dei familiari scelti per le riunificazioni: si tratta di 85 persone da Seoul e 95 da Pyongyang. Se gli incontri riusciranno a verificarsi, saranno i primi da oltre tre anni.  Ieri, infatti, la Corea del Nord ha ancora minacciato di non procedere con le riunificazioni.

Per preparare le riunificazioni, 66 funzionari della Croce Rossa sudcoreana e della Hyundai Asan Corps si sono recati al Nord. Secondo un breve comunicato del ministero dell'Unificazione di Seoul "la Corea del Nord ha permesso il viaggio del team del Sud per controllare gli impianti". La Hyundai Asan, operatore dei viaggi turistici inter-coreani, è la società che ha costruito alberghi e altre strutture sul monte Kumgang da quando questo è stato aperto al pubblico, nel 1998. Il turismo inter-coreano è stato fermato nel 2008, quando una turista del Sud è stata uccisa dal colpo sparato da una guardia del Nord.

Anche se le due Coree hanno superato alcuni ostacoli diplomatici e si sono accordati per questo evento umanitario, le tensioni e le incertezze rimangono alte nella penisola coreana. Ieri Pyongyang ha minacciato di stracciare il patto e ha chiesto ancora una volta a Seoul di cancellare le prossime esercitazioni militari con gli Stati Uniti. Seoul e Washington hanno in calendario questi annuali "war games" per la fine di febbraio. Respingendo le accuse, i due alleati hanno dichiarato di voler continuare con i programmi militari "come previsto", sottolineando che questi sono "di natura difensiva, non offensiva". Seoul ha poi invitato Pyongyang a "rispettare le promesse fatte".