Cina, a sorpresa in gennaio bilancia commerciale record: più 31,9 miliardi di dollari
Gli analisti esprimono però dubbi sui dati presentati da Pechino: potrebbero essere stati falsati moltiplicando gli scambi fittizi con Hong Kong. Le autorità si difendono: "Il merito è del Capodanno lunare, che per tradizione rappresenta il miglior momento commerciale dell'anno".

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - In controtendenza rispetto alle previsioni e alle analisi, la bilancia commerciale cinese ha registrato in gennaio un surplus di 31,9 miliardi di dollari, molto superiore sia ai 25,6 miliardi di dicembre 2013 che ai 23,7 miliardi delle stime. L'export è balzato del 10,6% annuo in gennaio (rispetto a un'attesa pari al 2%); in aumento anche le importazioni (+10%), dato più sostanzioso dallo scorso luglio. Il valore delle importazioni è cresciuto a un ritmo che non si vedeva da luglio. Le importazioni di petrolio greggio, minerali di ferro e rame hanno tutti raggiunto livelli record, secondo i dati doganali.

I numeri, presentati dall'Ufficio delle dogane, hanno preso i mercati in contropiede e ridotto i timori di un rallentamento della seconda economia mondiale, segnalato da tutti gli indicatori pubblicati di recente. Gli analisti esprimono tuttavia cautela, evidenziando come i numeri potrebbero essere gonfiati da una serie di transazioni fittizie, realizzate per far rientrare soldi nel Paese aggirando i controlli sui capitali. In particolare si parla di import-export gonfiato con Hong Kong per far balzare i numeri.

Da parte loro le autorità si difendono e indicano nell'inizio dell'Anno lunare, che in alcuni anni cade a gennaio e in altri in febbraio, la vera variabile positiva. In occasione del Capodanno aumentano le spese interne, la produzione industriale arriva a compensare senza eccedere la richiesta e si moltiplicano gli spostamenti interni di beni e persone. Come effetto principale, lo yuan rimane sotto pressione per ulteriori apprezzamenti. C'è chi parla del superamento della barriera del 6,0 - fino a 5,98 yuan per dollaro - entro il 2014.

Louis Kujis, capo economista Rbs a Hong Kong, commenta: "Tutti questi dati positivi dovrebbero fugare alcuni timori circa un rallentamento dell'economia cinese e di conseguenza di quella mondiale, oramai molto interconnessa all'Asia. Tuttavia non sono molto sicuro di quanto conforto possiamo ricevere da questi numeri".