Singapore (AsiaNews) - "Desideriamo aiutare i laici a rapportarsi in modo migliore alla loro vita e alla loro fede, affinché possano servire tanto la Chiesa quanto la società con più efficacia e incisività". È quanto afferma ad AsiaNews p. James Yeo, rettore dell'Istituto teologico di Singapore (Ctis), inaugurato a fine gennaio e definito una "pietra miliare" nella storia della Chiesa della città-Stato. "Qui a Singapore - aggiunge il sacerdote - i laici partecipano già in modo attivo alla vita della Chiesa. Gli studi allo Ctis garantiranno ulteriori miglioramenti". Già nelle scorse settimane vi erano 130 richieste di partecipazione al corso di teologia, 105 delle quali accolte dalla scuola. Si tratta di studenti in grande maggioranza "di alto livello" e specializzati. Le lezioni (nella foto) hanno preso il via il 27 gennaio scorso con una solenne celebrazione eucaristica.
Il Ctis è uno sviluppo importante della Chiesa a Singapore, realtà composta da oltre 200mila cattolici, pari a circa il 5% della popolazione (fra le religioni, la più diffusa è il buddismo col 43%; seguono i cristiani col 18% del totale, islam 15%, induismo e taoismo 11 e 5%). L'istituto è nato per volontà diretta dell'arcivescovo, che da tempo chiedeva una realtà specifica per "formare i laici". "Anche se il Ctis - aggiunge p. James - non respingerà certo religiosi o sacerdoti che vogliono studiare con noi".
A distanza di alcune settimane dall'inizio delle lezioni, il rettore dell'istituto riferisce che "sia gli insegnanti che gli studenti sono davvero felici ed entusiasti". Egli spiega che il Centro "non è nato con lo scopo diretto di evangelizzare", perché vi è un altro dipartimento della diocesi (quello della Nuova evangelizzazione) "responsabile per questo". "Si tratta di un'istituzione accademica per lo studio della teologia" precisa il sacerdote, e seppur "in via indiretta" saprà contribuire al miglioramento delle conoscenze della persona e "alla diffusione della fede". In particolare, dietro la nascita del Ctis vi è il desiderio di molti cattolici di studiare "in modo più approfondito, sistematico e accademico" lo studio della teologia. "Ed è un buon segno - racconta p. James Yeo - per l'arcidiocesi".
Nei mesi scorsi Singapore, una delle realtà più progredite e competitive a livello economico di tutta l'Asia, ha registrato una serie di proteste di piazza promosse da immigrati a conferma di una crescita progressiva dei conflitti sociali. Proteste e malcontento sono un evento assai raro nella città-Stato, ma il calo delle nascite e l'ingresso progressivo di masse di lavoratori stranieri ha creato forti disequilibri e tensioni. P. James conferma che "vi sono problemi", ma da una forte collaborazione fra "persone di tutte le fedi" e "dalla società stessa" si potranno trovare "le risposte a tutti i problemi che colpiscono Singapore".
"La Chiesa cattolica [di Singapore] ha sempre giocato - conclude il rettore del Ctis - il suo ruolo nello sviluppo della società e continuerà a farlo. Questa è la missione sociale della Chiesa, che incoraggia tutti alla partecipazione, al fine di creare una società più attenta e rispettosa della vita, delle persone e della dignità umana".