Vescovo di Cheju: La visita del Papa rilancerà l'evangelizzazione e il dialogo politico in Corea
Il presidente della Conferenza episcopale coreana, mons. Pietro Kang U-il, spiega ad AsiaNews: "Il pontefice arriva in un momento molto importante: tutta la società lo aspetta per rispondere al suo appello per la pace con il Nord e fra di noi". Francesco "porterà riconciliazione anche fra Corea, Giappone e Cina".

Cheju (AsiaNews) - La visita di papa Francesco in Corea del Sud "arriva in un momento propizio e importante non solo per la Chiesa e per la società coreana, ma per tutta la regione dell'Asia-Pacifico. Sono convinto che il pontefice sarà un apostolo della pace, in grado di calmare le tensioni di questo periodo". Lo dice ad AsiaNews mons. Pietro Kang U-il, vescovo di Cheju e presidente della Conferenza episcopale coreana.

Ovviamente, sottolinea mons. Kang, i frutti più importanti del viaggio si vedranno nel campo dell'evangelizzazione: "Non ho dubbi che la visita rilancerà il messaggio cristiano in Corea. Le due visite di Giovanni Paolo II [avvenute nel 1984 e 1989 ndr] sono avvenute in un momento molto fortunato per la Chiesa coreana e per l'evangelizzazione: moltissimi si stavano convertendo, e molti altri hanno iniziato ad avvicinarsi alla fede spinti dalle parole del Papa missionario. Questa volta ci aspettiamo lo stesso tipo di fenomeno: in questo momento, infatti, non soltanto i cattolici ma anche la società coreana in tutta la sua interezza lo aspetta. Il popolo ha un sentimento molto favorevole verso Francesco. Credo che questo viaggio rappresenterà un gran bene per il popolo, non soltanto per la nostra Chiesa". 

Molta gente, spiega ancora il presule, "aspetta la visita del Papa, sperando che possa portare con sé una notizia di pace autentica in questa terra. Perché il Paese è diviso in due parti, e abbiamo vissuto più di 60 anni sotto una costante tensione molto pesante. Sappiamo benissimo cosa succede nel Nord, ma non c'è niente da fare dal punto di vista politico e diplomatico: è tutto bloccato. Sentiamo che c'è bisogno di qualcosa di speciale per sbloccare questa crisi: la visita di Francesco può portare una atmosfera di riconciliazione non solo fra le due Coree, ma in tutta l'Asia. Anche fra Cina, Giappone e Corea, che vivono un momento molto difficile dal punto di vista dei rapporti interni".

Allo stesso modo, il pellegrinaggio del Papa in Corea potrà aiutare anche il dialogo interno alla Corea del Sud: "Spero che la visita possa divenire un ponte tra il governo e l'opposizione. In questo momento, un anno dopo l'inizio del governo della Park, l'atmosfera del dibattito interno è peggiorata e la situazione della democrazia mostra segni di deterioramento. Speriamo che il viaggio del Papa crei una nuova atmosfera, una nuova occasione di confronto pacifico su questo tema. E che il governo ripensi alle proprie opinioni politiche, ascoltando anche quelle degli altri e 'aprendosi' alle proposte che sono positive per tutti".