Sri Lanka, la devozione alla Madonna di una tamil indù: Grazie a lei sono diventata madre
di Melani Manel Perera
Per 17 anni Vijitha e suo marito, sopravvissuti alla guerra civile, hanno tentato senza successo di avere un figlio. Poi, come accaduto in altri momenti difficili della sua vita, la donna ha pregato la Madre Maria e ha iniziato ad andare in chiesa. La Vergine "ha ascoltato le mie preghiere e mi ha donato una bambina bellissima". Che tutti nel villaggio chiamano "Figlia di Nostra Signora".

Mullathivu (AsiaNews) - Coronare il desiderio di un figlio grazie all'intercessione della Vergine Maria: è accaduto in Sri Lanka a Vijitha, tamil e devota indù sin dalla nascita. "Ho affrontato molte difficoltà nella mia vita - racconta la donna ad AsiaNews - ma ho sempre trovato conforto nella devozione alla Madre Maria. Dopo 17 anni di preghiere ha donato a me e mio marito una bambina bellissima, rendendo la nostra vita felice e serena".

Vijitha, 42 anni, vive nel villaggio Mullivikkal East del distretto di Mullathivu (Northern Province). La zona è a maggioranza tamil ed è stata colpita in modo duro dalla guerra civile. "Questo è il nostro villaggio natale - spiega -, anche se abbiamo perso le case nel conflitto. Ora viviamo in baracche temporanee, nelle quali è difficile vivere quando fa molto caldo".

La vita di questa donna è stata difficile sin da quando era piccola: "A tre anni ho perso mia madre e mio padre si è risposato. Con la nuova moglie ha avuto altri sei figli, maschi e femmine, ma con loro non ho mai avuto grandi rapporti. È allora che ho iniziato a essere devota alla Madonna. Ho sofferto molto per questo, ma pensavo che se anche loro non mi volevano, avevo con me la Madre più grande di tutte, Maria".

Finiti gli studi Vijitha ha lavorato in un centro di riabilitazione di padri gesuiti. Nel giugno 1994 si è sposata con Anandarasa, suo coetaneo, che di mestiere è pescatore. Dopo qualche anno di matrimonio hanno cercato di avere dei figli, ma senza successo. Alla fine, racconta, "mi sono rivolta a Nostra Signora e la pregavo di farci il dono di un figlio. Col tempo la mia fede in Lei è cresciuta e mi affidavo per tante cose che accadevano nella nostra vita familiare". Vijitha inizia anche ad andare a messa.

"Dopo 17 anni - sottolinea - la Madre Maria ha ascoltato le mie preghiere e sono rimasta incinta. Ero davvero felice, e mio marito è stato premuroso e amorevole con me. Dopo nove mesi, lo scorso anno ho messo al mondo una bambina". La piccola si chiama Tibexsha, ma nel villaggio gli abitanti la chiamano "Figlia di Nostra Signora".

Nonostante la benedizione ricevuta, Vijitha dice di non volersi convertire al cristianesimo: "Per il momento non voglio battezzare né me, né mia figlia. Ma quando sarà cresciuta avrà piena libertà di decidere se vuole convertirsi. Intanto però la porto in chiesa con me, perché come famiglia partecipiamo a tutti gli incontri, le messe e gli eventi organizzati dalla chiesa locale".