Musulmani e cristiani in Pakistan pregano per il conclave
di Qaiser Felix

In un incontro interreligioso a Faisalabad le due comunità si impegnano a portare avanti gli insegnamenti di Giovanni Paolo II e pregano per la pace.


Faisalabad (AsiaNews) – I musulmani del Pakistan si uniscono ai cristiani nelle preghiere per il conclave in corso. Nella sede vescovile di Faisalabad, sabato 16 aprile, si è tenuto un incontro di preghiera interreligiosa per il conclave e per Giovanni Paolo II. Più di 100 fra cattolici, protestanti e musulmani, in rappresentanza di diverse organizzazioni – governative e non – hanno partecipato all'evento presieduto da mons. Joseph Coutts, vescovo di Faisalabad. Il vescovo ha guidato una preghiera collettiva per i cardinali che devono eleggere il nuovo pontefice.

Dopo la preghiera hanno parlato diversi esponenti delle comunità religiose del Pakistan. Il professor Abdul Majeed, musulmano, ha detto che il defunto pontefice è stato "un grande uomo". Ha posto l'accento sul fatto che "tutti i leader religiosi amano la loro fede, ma il papa ha sempre dimostrato rispetto anche per i non cattolici". "Allah – ha concluso – ha apprezzato i suoi servizi all'umanità intera e lo benedice". Un altro musulmano, Maulana Yousaf Anwar, ha aggiunto: "Sono onorato di partecipare a questo incontro. Il papa non è stato solo un leader cristiano, ma un leader di tutta l'umanità". Il suo intervento si è concluso con il ricordo dell'incontro avuto con Giovanni Paolo II. "L'ho incontrato di persona una volta, tanti anni fa. L'incontro è stato molto breve ma ho sentito in lui la presenza di una vera benedizione divina".

Haji Taj Mehmood, religioso musulmano, ha detto: "Il papa ha sempre lavorato per l'amore, la pace e l'armonia fra le religioni. Assicuro ai fratelli cristiani che la comunità musulmana è loro vicina nello sforzo di promuovere e portare avanti gli insegnamenti di Giovanni Paolo II". "Oggi – ha concluso – stiamo dimostrando che l'umanità è una, senza distinzione tra le religioni, e che insieme possiamo lavorare per la pace".