Cattolici del Nepal: Con l'esempio di Cristo, i nostri leader possono salvare il Paese
di Christopher Sharma
All'omelia per la messa delle Palme mons. Antonio Sharma, vicario apostolico del Nepal, accusa i politici di aver fallito: "Hanno fatto tante promesse che poi non hanno mantenuto". Alla funzione presenti centinaia di persone, fra cui i giovani che si preparano al battesimo nella notte di Pasqua: "Regaleremo il Vangelo ai nostri deputati, speriamo che trovino ispirazione".

Kathmandu (AsiaNews) - I politici del Nepal "dovrebbero imparare tutti da Gesù il senso del sacrificio, in nome degli interessi del popolo e della nazione. Parlare di cose positive in campagna elettorale e poi non trasformarle in realtà significa prendere in giro la popolazione". È la dura accusa lanciata da mons. Antonio Sharma, vicario apostolico del Nepal, durante l'omelia della messa per le Palme. Secondo il presule, i pubblici ufficiali del Paese "hanno fallito. Dovevano scrivere una Costituzione laica, e non l'hanno fatto; hanno fatto tante promesse e non le hanno mantenute".

Alla funzione erano presenti centinaia di persone, tra cui anche molti non cattolici. Ai presenti, mons. Sharma ha chiesto di "accogliere Gesù proprio come lo fece la gente di Gerusalemme. Dobbiamo essere pronti sempre a diffondere il messaggio di Dio nella nostra nazione e nel mondo. Non possiamo dirci cattolici se non lo siamo nel cuore, pronti a servire chi ha bisogno".

Sirjana Khadka, universitaria che la prossima Pasqua verrà battezzata, dice: "Dio mi ha scelto per diffondere la Sua parola. Sono orgogliosa di dirmi cattolica e orgogliosa di poter trasmettere la mia fede ad amici e vicini. La Bibbia e ovviamente la grazia divina sono la cura migliore per i mali di cui oggi soffre il Nepal. Chi comprende le Scritture nel proprio cuore, sa trovare soluzioni per un Paese e per una singola persona".

Kenchen Rai, un altro giovane presente alla messa, aggiunge: "Cristo si è sacrificato per noi presentandosi al mondo come un uomo ordinario. Invece tanti, tra cui i nostri politici, sono impegnati solo nel mero materialismo e nel raggiungimento degli interessi personali. Noi elettori dovremmo regalare loro la Bibbia e chiedere di leggerla, prima che loro chiedano a noi il voto. In effetti è quello che noi, giovani convertiti, stiamo pensando di fare: regalare ciascuno un Vangelo a un deputato. Speriamo che, dopo averlo letto, troveranno in Gesù un modello da seguire".