Pechino, condannati altri 4 attivisti del Movimento nuovi cittadini
Tutti chiedevano al governo di rendere pubblici gli interessi economici e finanziari dei funzionari di Stato. Il tribunale di Haidian li ha ritenuti colpevoli di "disturbo dell'ordine pubblico": le pene vanno da 3 anni e mezzo a 2 anni di carcere. Uno degli avvocati della difesa denuncia: "Sentenza falsa, la verità è che è divenuto illegale chiedere trasparenza ai nostri leader".

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Il governo cinese ha condannato oggi altri 4 attivisti vicini al Movimento nuovi cittadini, che chiede alle autorità di rendere pubblici i propri guadagni e gli interessi economici e finanziari. Si tratta dell'ultimo atto di una lunga scia di arresti e condanne contro questi dissidenti, che sottolineano da tempo come la loro richiesta sia "nel solco della campagna anti-corruzione" lanciata dal presidente Xi Jinping.

Il tribunale di Haidian (a Pechino) ha condannato Ding Jiaxi (v. foto) a 3 anni e mezzo di galera; Zhao Changqing a 2 anni e mezzo; Li Wei e Zhang Baocheng a 2 anni ciascuno. La sentenza li ha ritenuti colpevoli di "aver radunato una folla per disturbare l'ordine pubblico", reato per il quale è prevista una pena massima di 5 anni di reclusione.

Sui Muqing, avvocato di Ding, sostiene che dietro la decisione dei giudici ci sia l'attivismo dei suoi assistiti: "Non è altro che un annuncio al mondo: non si devono menzionare gli interessi economici dei funzionari governativi, e chiedere di renderli pubblici è oramai un reato". Il legale ha poi dichiarato che Ding intende fare ricorso e ha rivelato che i giudici non gli hanno permesso di essere presente per la lettura della sentenza.

La decisione dei giudici ricalca quella che sembra essere una campagna ufficiale contro il Movimento. L'Alta Corte del popolo di Pechino ha rigettato lo scorso 11 aprile 2014 l'appello presentato da Xu Zhiyong, attivista per i diritti civili e fondatore del Movimento nuovi cittadini. Xu è stato condannato nel gennaio 2014 a 4 anni di galera.