Dhaka, incendio doloso rade al suolo la casa di una famiglia cattolica
di Sumon Corraya
Nessuno era presente al momento del rogo. Nel 2008 la famiglia aveva abbandonato il villaggio dopo che una nipote di 14 anni era stata stuprata e uccisa da un gruppo di ragazzi musulmani. Il proprietario della casa afferma di "vivere nella paura".

Gazipur (AsiaNews) - Questa notte un incendio doloso ha distrutto la casa di una famiglia cattolica, nel villaggio di Bhajati Sud, nel distretto di Gazipur. Il rogo è avvenuto circa mezz'ora dopo la mezzanotte. Per fortuna, nessuno era presente al momento dell'incidente. Il villaggio appartiene alla parrocchia di Tumilia, nell'arcidiocesi di Dhaka.

Il proprietario dell'abitazione è Albert D'Silva, cattolico che vive negli Stati Uniti. Di recente è tornato in Bangladesh, ma alloggia nella capitale Dhaka. Suo fratello si chiama Sydney D'Silva. La famiglia afferma ad AsiaNews di "vivere nella paura". "Non sappiamo chi possa essere stato - aggiunge Albert - ma chiediamo giustizia e protezione. Ancora una volta siamo presi di mira".

Nel 2008 una grave tragedia ha colpito la famiglia D'Souza, spingendo i suoi membri ad abbandonare il Paese. Il 30 maggio di quell'anno una nipote di Albert, Bituni Asru, 14 anni, venne avvelenata e stuprata da alcuni giovani musulmani, che la uccisero mentre era ricoverata in ospedale.

Lo scorso primo marzo nella stessa diocesi un'altra famiglia cattolica ha perso la casa per un incendio doloso. A distanza di quasi due mesi la polizia non ha ancora identificato i colpevoli. Secondo Nirmol Rozario, segretario generale della Bangladesh Christian Association (Bca), "è molto triste che ci siano stati due roghi nello stesso anno e nella stessa area. Chiediamo indagini appropriate e una punizione esemplare per i colpevoli".

I cristiani in Bangladesh sono una minoranza di appena lo 0,4%, su una popolazione totale di oltre 164 milioni di persone. La maggioranza è di fede islamica.