Jakarta, nuovo scandalo corruzione travolge il capo della Corte dei conti
di Mathias Hariyadi
Hadi Poernono è finito nel mirino della Commissione anti-corruzione (Kbk) per una vicenda del 2004, quando era a capo del Dipartimento di tassazione e fisco. Avrebbe cancellato una penale milionaria per la più importante banca privata, di proprietà di un gigante del tabacco. Egli è una personalità di primo piano nel panorama politico ed economico del Paese.

Jakarta (AsiaNews) - Un nuovo scandalo corruzione scuote politica e società civile indonesiana, già segnata nel recente passato da casi controversi che hanno toccato anche le più alte sfere istituzionali e amministrative del Paese. Nel mirino della Commissione anti-corruzione (Kpk) è finito Hadi Poernono, attuale capo Corte dei conti indonesiana (Bkp), per una vicenda che risale al 2002-2004, biennio in cui era direttore del Dipartimento sulla tassazione e il fisco. In un comunicato stampa diffuso la notte scorsa, i vertici della Kpk hanno confermato l'apertura di una inchiesta per uno scandalo di "enormi" proporzioni. Poernomo è una personalità di primissimo piano nel mondo economico e finanziario del Paese asiatico, il cui potere e stato sociale è pari a quello di ministri o altri alti funzionari di governo. 

Il capo della Kpk Abraham Samad conferma che la sua squadra teneva "da tempo" sotto sorveglianza Hadi Poernono; per oltre un anno gli investigatori hanno raccolto prove ed elementi che inchiodano il responsabile della Corte dei conti, il quale avrebbe causato un "gravissimo danno economico" al Paese. Si parla di una cifra attorno ai 375 miliardi di rupie (oltre 32,5 milioni di dollari), in una vicenda legale che coinvolge la principale banca privata indonesiana, la PT BCA, di proprietà della PT Djarum, seconda azienda nazionale nella produzione di tabacco. 

I giganti del tabacco sono fra i maggiori contribuenti della nazione e i proprietari della PT Djarum, in particolare, sono inseriti nella speciale lista degli uomini più ricchi in Indonesia, sia a livello domestico che su scala regionale. Al centro della controversia una transazione da miliardi di dollari, sulla quale pendeva una tassazione da 32 milioni che i vertici della banca avrebbero dovuto versare nelle casse dello Stato. 

Tuttavia, l'intervento di una "mano invisibile" - su imbeccata del Dipartimento allora guidato da Hadi Poernono, secondo l'accusa l'artefice dell'operazione - ha portato alla cancellazione del debito. "Hadi ha dato il via libera al procedimento nel luglio 2004" ha sottolineato Abraham Samad,  capo della Kpk, cancellando "il debito che avrebbe dovuto corrispondere la PT BCA". 

Negli ultimi tre anni la Commissione anti-corruzione ha eseguito una serie di operazioni di successo in tutto il Paese, mietendo vittime illustri e facendo emergere casi clamorosi di malaffare in vari settori, dalla giustizia, alla politica fino all'economia. Tra i tanti, ricordiamo l'arresto di un ministro di primo piano dell'attuale esecutivo e del presidente della Corte costituzionale, lo scandalo che ha investito il mondo del petrolio e gli intrighi che hanno portato alla rielezione dell'ex governatore della Banca centrale. Del resto il tema della corruzione sarà uno degli argomenti chiave attorno ai quali si giocano le elezioni generali ad aprile e quelle presidenziali ad ottobre.