Arabia Saudita, 17 nuovi casi di coronavirus. Il totale dei morti sale a 81
Il numero delle persone infette dal virus sale a 261. Il re saudita dimette il ministro della salute, il quale aveva affermato: "Il tasso di mortalità causato dal virus è sceso del 60%, nelle ultime settimane sono state visitate più di 20.000 persone. Il ministero sta svolgendo un ottimo lavoro".

Gedda (AsiaNews/Agenzie) -  Il coronavirus si sta espandendo velocemente, altre 17 persone sono state infettate dal Middle East Respiratory Syndrome (Mers). Il numero delle persone infette sale a 261, 81 delle quali sono decedute. A dare testimonianza della diffusione del virus sono il governo greco e il governo giordano, i quali hanno confermato la presenza di casi di Corona nel loro territorio.

Lunedì, il re Abdullah bin Abdulaziz, ha dimesso il ministro della salute Abdullah Al Rabeeah, come conseguenza del crescente malcontento, dovuto alla rapida espansione del virus.

La guida del ministero della salute è stata temporaneamente affidata ad Adel Fakieh, ministro del lavoro. Egli martedì ha visitato diversi ospedali nella città di Gedda. In città,all'inizio del mese il reparto di urgenza dell'ospedale King Fahd era stato temporaneamente chiuso, dopo la diffusione del virus tra lo staff medico. L'ex ministro, la settimana scorsa aveva visitato la struttura nel tentativo di rassicurare l'opinione pubblica, ma mercoledì quattro dottori dell'ospedale hanno rassegnato le dimissioni dopo essersi rifiutati di curare dei pazienti affetti dalla sindrome Mers. Al Rabeeah, in una conferenza stampa aveva dichiarato: "Nessun caso è stato riscontrato nelle scuole, il numero dei medici infetti è diminuito. Il tasso di mortalità dal momento dell'apparizione del virus è sceso del 60%, fino ad arrivare al 32%. Nelle ultime settimane sono state visitate più di 20.000 persone, ciò dimostra che il ministero sta svolgendo un ottimo lavoro."

L'attuale ministro della salute, lunedì, ha informato dell'arrivo di 22 esperti dell'Organizzazione Mondiale della Salute e specialisti provenienti dall'Europa, America e Asia, i quali parteciperanno ad un meeting con gli esponenti del consiglio di cooperazione del Golfo.

Gli esperti non hanno ancora capito di cosa si tratta esattamente, e stanno lavorando per cercare un possibile vaccino.