India, imprenditore cattolico: Da san Giovanni Paolo II una nuova etica del lavoro
di Nirmala Carvalho
Albert D'Souza, ex presidente della Camera cristiana di commercio, racconta ad AsiaNews il suo contributo al mondo degli affari, su ispirazione del papa santo. Per trasformare l'etica in un modello economico, il primo passo รจ stato puntare alla formazione delle nuove generazioni, attraverso la creazione di istituti professionali.

Mumbai (AsiaNews) - Corsi di formazione, istituti professionali e scuole: è il contributo all'India di Albert D'Souza, imprenditore cattolico di Mumbai, che ha così tradotto l'invito di Giovanni Paolo II a trasformare l'etica in un modello economico. Un incontro avvenuto nel 2004, ricorda ad AsiaNews, dal quale ha imparato che "i valori di etica e di responsabilità sociale d'impresa devono diventare la norma, piuttosto che l'eccezione, e la sua santità oggi incoraggia noi imprenditori cattolici a servire Dio e le persone, a crescere nella gioia e a incoraggiare una maggiore prosperità economica per tutti".

Albert D'Souza, ex presidente della Camera cristiana di commercio, è presidente della Model Co-operative Bank Ltd, dell'Aldel Education Trust, ed è direttore generale della casa editrice Printania Offset Pvt Ltd, specializzata in letteratura cristiana. Nel marzo 2004 era a Roma come delegato per la conferenza "The Business Executive: Social Responsability and Globalization" organizzata dal Pontificio consiglio per la giustizia e la pace e dall'International Christian Union of Business Executives (Uniapac), associazione ecumenica di imprenditori cristiani. Il 6 marzo ha avuto "il grande onore" di essere ricevuto da papa Wojtyla in udienza privata.

"Dopo questo raduno - racconta ad AsiaNews l'uomo d'affari - e soprattutto dopo l'incontro con Giovanni Paolo II, nel profondo ho sentito l'invito a diffondere il valore dell'etica nell'economia e a educare, crescere e incoraggiare le nuove generazioni di economisti. Un impegno che già dal 1997 portavo avanti, promuovendo in tutta l'India 'l'imprenditoria cattolica'".

Dopo, ricorda D'Souza, "ho viaggiato a lungo in tante diocesi del Paese, incontrando vescovi, superiori provinciali e imprenditori. Ma l'udienza con Giovanni Paolo II mi ha portato a esaudire il disperato bisogno che c'è in India di istituti professionali, come college per diventare ingegneri o farmacisti". Così nel 2007 ha fondato l'Aldel Education Trust, che oggi gestisce quattro scuole professionali a Palghar (quartiere di Mumbai): il St. John College of Engineering and Technology; il St. John Institute of Pharmacy and Research; il St. John Institute of Management & Research; il St. John Institute of Hospitality & Catering Technology.

"Con la canonizzazione di Giovanni Paolo II - spiega l'imprenditore - il mondo degli affari ha un grande modello e una guida che ci invita a essere attenti alla persona e alla dignità umana. Nell'enciclica Veritatis Splendor (1993) egli ha sottolineato che 'la moralità non può essere giudicata se si prescinde dalla conformità o dalla contrarietà della scelta deliberata di un comportamento concreto rispetto alla dignità e alla vocazione integrale della persona umana'".

Nella sua esperienza di imprenditore cattolico però D'Souza sottolinea di essere stato molto influenzato anche dalle encicliche di altri due papi: la Caritas in Veritate di papa Benedetto XVI e l'Evangelii Gaudium di papa Francesco.