Cina, attacco alla stazione di Guangzhou: sei feriti
La polizia ha sparato a uno degli aggressori, tutti armati con coltelli e armi da taglio. Non ci sono dettagli sulle motivazioni. Il fatto avviene dopo gli attentati alle stazioni di Urumqi e Kunming: per entrambi il governo accusa i separatisti dello Xinjiang.

Guangzhou (AsiaNews/Agenzie) - Almeno sei persone sono state ferite questa mattina in una stazione ferroviaria di Guangzhou (provincia meridionale del Guangdong) da un gruppo di uomini armati con coltelli. La polizia ha sparato a uno degli aggressori, secondo informazioni diffuse dall'ufficio della pubblica sicurezza della città. Al momento non ci sono ulteriori dettagli su quanto accaduto, né sulle ragioni dell'attacco, che avviene cinque giorni dopo l'attentato a una stazione di Urumqi, nella regione occidentale dello Xinjiang.

Un'immagine pubblicata sul sito internet del Quotidiano del Popolo mostra una folla di persone evacuata e un'ambulanza presente sulla scena. I sei feriti sono stati portati in ospedale per ulteriori trattamenti e le indagini sono tutt'ora in corso.

Si tratta del terzo attacco in una stazione ferroviaria del Paese, dopo quello di Kunming e quello di Urumqi. Per entrambi Pechino ritiene responsabili i separatisti dello Xinjiang, dove vive l'etnia uighura, turcofona e di religione islamica.

La provincia è una delle più turbolente di tutta la Cina: gli uighuri hanno sempre cercato di ottenere  l'indipendenza da Pechino, che da parte sua ha inviato nella zona milioni di cinesi di etnia han per cercare di renderli l'etnia dominante. Inoltre il governo centrale impone serie restrizioni alla libertà religiosa, alla pratica musulmana, all'insegnamento della lingua e della cultura locale.