Ancora 8 ragazze rapite da Boko Haram. La condanna di Al Azhar
Il nuovo rapimento è avvenuto nella notte a Warabe. Il gruppo ha aperto il fuoco e a portato via le ragazze in camion. La massima autorità musulmana sunnita domanda la "liberazione immediata" e condanna come "contrario all'insegnamento dell'islam" il rapimento delle studentesse. Il commento del card. Onaiyekan.

Lagos (AsiaNews) - Un gruppo di uomini armati di Boko Haram hanno rapito otto ragazze dal villaggio di Warabe. La polizia ha detto che le ragazze, fra i 12 e i 15 anni, sono state portate via e messe su un camion, insieme a cibo e animali rubati. Il rapimento segue il sequestro di altre 223 giovani, avvenuto lo scorso 14 aprile.

Testimoni affermano che durante il raid il gruppo ha aperto il fuoco e che avevano dei camion dipinti coi colori dell'esercito.

Abubakar Shekau, il leader del gruppo islamista che considera l'educazione occidentale un peccato, ha diffuso giorni fa un video in cui dichiara "in nome di Allah" di voler vendere le ragazze come schiave e farle sposare a forza.

L'università di Al Azhar, la più alta autorità del mondo musulmano sunnita con base al Cairo, ha diffuso ieri un comunicato chiedendo al gruppo la "liberazione immediata" delle ragazze. Al Azhar sottolinea che fare del male alle studentesse  è "totalmente contrario agli insegnamenti dell'islam e ai suoi principi di tolleranza".

L'arcivescovo di Abuja, card. John Olorunfemi Onaiyekan, in un'intervista alla Radio vaticana, ha spiegato che molte scuole nel Paese sono state chiuse per timore di nuovi rapimenti. Il porporato ha anche detto che la popolazione è stupita dall'incapacità e dall'inefficienza delle forze governative, dato l'enorme incremento di budget per la sicurezza decretato dal governo.