Taipei, attacco in metropolitana: 4 morti e 20 feriti
di Xin Yage
L'aggressore, Cheng Chieh, è uno studente di 21 anni. Senza motivo apparente, e senza dire una parola, ha aggredito i passeggeri di un vagone del metro. Arrestato, si è limitato a chiedere se verrà condannato a morte. Il cordoglio della politica alle famiglie delle vittime.

Taipei (AsiaNews) - L'attacco contro la metropolitana di Taipei ha provocato ieri 4 morti e diversi feriti. L'assalitore è Cheng Chieh (鄭捷), studente di 21 anni, che ha aggredito i passeggeri armato con due lunghi coltelli.

Il ragazzo è entrato nella metropolitana poco prima delle quattro ed è transitato per due fermate. Poi ha cambiato direzione e, dopo essere entrato in un vagone nella stazione di Longshan Temple (龍山寺站), all'improvviso ha cominciato a pugnalare la gente senza dire una parola. Tre persone sono morte quasi subito, mentre una quarta vittima è deceduta in ospedale dopo alcune ore. Nell'attacco sono anche rimasti feriti più di venti passeggeri.

La polizia e alcuni passeggeri lo hanno immobilizzato all'altezza della fermata Jiangzicui (江子翠站). Dopo essere stato arrestato, Cheng Chieh ha rivelato alla polizia che stava da tempo pensando di voler fare "qualcosa di scioccante per la gente, qualcosa che avrebbe fatto davvero notizia". Addirittura questa era la sua ossessione già quando frequentava le scuole superiori.

Durante l'interrogatorio si è poi limitato a chiedere, senza alcun segno di rimorso, se avrebbe ricevuto la pena di morte per quanto commesso.

Il capo della polizia di Nuova Taipei (nella cui prigione Cheng Chieh è in custodia) ha fatto sapere che l'aggressore non ha precedenti riguardo malattie mentali e che la sua è una normale famiglia che vive presso la fermata Jiangzicui, dove alla fine lo studente è stato bloccato.

Il presidente Ma Ying-jeou (馬英九) si è detto "scioccato" per l'accaduto e ha chiesto di investigare sul caso "fino in fondo", mentre il ministro degli Interni Chen Wei-zen (陳威仁) ha chiesto di "controllare le reazioni di panico" e ha offerto la sua profonda solidarietà alle famiglie delle vittime.