Si allentano le tensioni tra Tokyo e Pechino

Koizumi chiede scusa all'Asia per i crimini passati dell'esercito nipponico. Hu Jintao vieta le manifestazioni anti-giapponesi.


Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Chiediamo scusa con decisione e umiltà per i danni e le sofferenze causate ai popoli degli altri paesi, specialmente quelli asiatici. Con queste parole il premier nipponico Junichiro Koizumi - a Jakarta per il summit degli stati di Asia e Africa – ha stemperato le tensioni riguardo le violente manifestazioni anti-giapponesi che sono divampate in tutta la Cina nelle scorse settimane. Il primo ministro aggiunge che "proprio per un profondo rimorso, il Giappone dopo la II guerra mondiale non ha mai curato un potere militare ma un potere economico".

Riguardo le tensioni con Pechino, Koizumi dice che "ogni problema va risolto in modo pacifico e senza ricorrere alla forza". Egli ha aggiunto che "sviluppare rapporti di amicizia è preferibile che aggravare i contrasti". Anche Pechino dà segni di apertura verso il Giappone. Ieri Hu Jintao, presidente cinese, ha commentato ufficialmente le recenti proteste ed ha chiarito che "Pechino non consente altre dimostrazioni pubbliche contro il Giappone" e che "nulla può essere realizzato senza la stabilità sociale".

Secondo alcuni analisti il summit Asia-Africa (Aasa) - a Jakarta dal 22 al 24 aprile - è l'occasione per consentire l'emergere di posizioni comuni fra gli 81 stati ed organismi internazionali che vi partecipano. Gli analisti rivedono in questo incontro l'idea della Conferenza dei paesi non allineati. Il segretario Onu Kofi Annan, data l'importanza del summit, ha ottenuto una sessione speciale per discutere sulla riforma delle Nazioni Unite dopo i recenti scandali legati all'"Oil for food". (PB)