Phnom Penh festeggia la restituzione di tre preziose statue millenarie
Si tratta di opere del 10mo secolo e saccheggiate negli anni ’70, al tempo della guerra civile. Esse appartengono al tempio di Koh Ker, poco distante il celebre complesso di Angkor Wat. Patrimonio culturale del popolo cambogiano, per oltre 40 anni sono rimaste in mano a collezionisti e musei occidentali. Vicepremier: “Sono tornate a casa”.

Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) - La Cambogia festeggia la restituzione di tre antiche statue, saccheggiate oltre 40 anni fa dall'allora Regno, una delle quali recuperata al termine di una lunga battaglia legale con gli Stati Uniti. Si tratta di artefatti millenari caratteristici della mitologia indù e depredati al tempo della guerra civile negli anni '70, per essere rivendute a collezionisti in Occidente o esposte a lungo nei più importanti musei americani. Alla cerimonia di restituzione dei preziosi oggetti - sottratti al tempio di Koh Ker, nella provincia di Siem Reap, poco distante dai celebri templi di Angkor Wat - hanno partecipato il vice Primo Ministro Sok An e il diplomatico statunitense Jeff Daigle. 

Le statue, parte di un insieme costituito da nove opere, raffigurano i guerrieri "Duryodhana" e "Bhima", nella posizione di combattimento, oltre che uno spettatore chiamato "Balarama". Restituiti dagli Stati Uniti, per gli esperti sono pezzi di straordinario valore perché caratteristici della storia della Cambogia, del suo popolo e del suo patrimonio culturale. 

Celebrando il rientro degli artefatti, il vicepremier ha sottolineato che "nel loro viaggio quarantennale essi sono sono sopravvissuti a guerre civili, saccheggi, contrabbandi e viaggi intorno al mondo"; ora, aggiunge, esse "hanno ritrovato la loro libertà e sono tornate a casa [... in mano] ai legittimi proprietari". L'obiettivo è ritrovare altre tre statue, sempre appartenenti al complesso di Koh Ker, che risultano al momento scomparse. 

Per cercare di arginare il traffico di opere d'arte e manufatti antichi, il governo cambogiano nel 1993 ha approvato una legge ad hoc che proibisce qualsiasi rimozione senza l'approvazione delle autorità. Molti oggetti sono al centro di controversie giuridiche, anche se per prassi e giurisprudenza si tende a considerare come "illegali e illegittime" le opere esportate dopo il 1970 senza documenti validi. 

Nel giugno dello scorso anno altre tre statue del 10mo secolo, conosciute come gli "Assistenti inginocchiati" e anch'esse appartenenti al complesso di Koh Ker, sono state restituite al governo cambogiano. Esse erano state depredate negli anni '70 ed esposte per oltre 20 anni al Metropolitan Museum di New York.