Colombo (AsiaNews) - Il governo dello Sri Lanka ha concluso ieri la quarta fase di indagini sulle "sparizioni forzate" e sui presunti sequestri avvenuti nelle province del nord e dell'est tra il 1990 e il 2009, durante la guerra civile. Questa volta l'inchiesta si è concentrata sul distretto di Batticaloa.
La Commissione presidenziale incaricata di svolgere le indagini ha ascoltato 195 persone e registrato 216 nuove denunce. Articolata in quattro giorni, questa sessione si è svolta al segretariato di Kattankudy (6-7 giugno) e a quello di Manmunaipattu (8-9 giugno).
Le indagini della Commissione sono partite lo scorso gennaio a Kilinochchi. A oggi i funzionari governativi hanno ricevuto 18.590 denunce, di cui circa 5mila provenienti dai familiari di militari scomparsi. Nel complesso, la Commissione ha già indagato su 462 denunce, che sono state trasferite per ulteriori accertamenti a una squadra indipendente d'inchiesta.
Incaricata dal presidente Mahinda Rajapaksa, la Commissione avrà tempo fino al 12 agosto 2014 per raccogliere dati e informazioni. L'organismo ha anche lanciato un sito ufficiale (qui) per fornire aggiornamenti sulle indagini. La prossima fase si terra a Mullaitivu, nel nord.
Intanto Brito Fernando, presidente di Families of Disappeared (Fod), afferma ad AsiaNews di non avere "alcuna fiducia nella Commissione presidenziale", perché "in passato ci sono state tante altre commissioni, ma nessuna azione è mai stata intrapresa".