In Algeria si muore di Mers, contratta in Arabia saudita e dai cammelli
Nel Paese nordafricano si registrano due casi. Quello morto era un pellegrino provenienti dalla Mecca. In Arabia saudita vi sono circa 700 infetti; finora i morti sono circa 300. L'infezione sembra provenire dai cammelli.

Algeri (AsiaNews/Agenzie) - Un algerino di 59 anni è morto ieri perché infettato dal coronavirus Mers, da lui ricevuto durante il suo pellegrinaggio alla Mecca, in Arabia saudita,  dove si conta il maggior numero di casi di questa malattia.

Questo è il secondo caso d'infezione in Algeria fra tutti quelli che sono tornati dall'Arabia saudita.

Il regno saudita ha presentato casi di Mers (Middle East Respiratory Syndrome) fin dal 2012. Essa è dovuta a un'infezione di virus molto simili a quelli del raffreddore. Ma nel caso della Mers si arriva fino al collasso delle reni e alla polmonite. Secondo dati del Paese, vi sono stati finora almeno 282 morti su quasi 700 infetti.

Una certa superficialità da parte del ministero della sanità saudita (ora dimesso), ha diffuso ancora di più il virus fra le persone giunte in Arabia saudita per commercio o per motivi religiosi.

Casi di Mers si registrano in Giordania, Qatar, Emirati arabi, Egitto, Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti.

Gli scienziati concordano che la Mers è stata trasmessa all'uomo dai cammelli. Studiosi britannici hanno riconosciuto lo stesso coronavirus nei cammelli e nei loro proprietari