Parole e gesti di Benedetto XVI stupiscono cattolici, musulmani e indù: è un amico, un promotore di pace.
Jakarta (AsiaNews) Il papa continua a stupire la comunità musulmana in Indonesia e ad alimentare la speranza della minoranza cattolica nel paese. "Dopo le sue prime parole pubbliche, la scorsa settimana, per tutti noi è ormai chiaro e certo che Benedetto XVI si impegnerà nel dialogo con le altre religioni e l'unità tra i cristiani". Budi Handoyo, cattolico indonesiano, racconta così la sua graduale scoperta che il nuovo pontefice non è il panzer-papa dipinto dalla maggior parte dei media nazionali e internazionali.
A riconoscerlo è anche Addib Rofiudin Izza, religioso musulmano di Cirebon, West Java e membro del Nadhlatul Ulama (NU), la più grande organizzazione islamica del paese. "Accogliamo il papa come una persona amica ha detto l'unità e un'apertura sincera alle altre religioni sono ormai chiaramente tra i temi centrali di questo pontificato".
Le speranze e l'ottimismo dei cattolici indonesiani per Benedetto XVI sono legate alla vicinanza di intenti del nuovo papa con il predecessore. "Sono fermamente convinto che il pontefice percorrerà il cammino avviato da Giovanni Paolo II" ha dichiarato mons. Peter Turang Pr, arcivescovo di Kupang, nella provincia a maggioranza cattolica di Nusa Tenggara Timur (NTT). "L'ho incontrato un paio di volte a Roma racconta il vescovo e lo ricordo come un uomo di grande apertura intellettuale e fermamente impegnato per la pace".
Yvonne Santoso, manager cattolica e residente a Jakarta, è convinta che "l'ex card. Ratzinger non è quello raccontatoci dai media fino a pochi giorni fa, ma un uomo umile capace di gesti semplici e gentili, un promotore di pace come sta dimostrando in questi giorni".
Ottimismo e fiducia nel nuovo papa anche tra gli indù. Rumainah, sarta a Tangerang, Banten - West Java - ha sottolineato che "la pace è il linguaggio universale che lo stesso Benedetto XVI userà per costruire un mondo migliore".