Gli Stati Uniti valutano "negoziati diretti con l'Iran" per intervenire in Iraq
Washington e Teheran hanno uguale interesse nel frenare la crescente minaccia rappresentata dai militanti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis, formazione jihadista legata ai terroristi di al Qaeda). Oggi a Vienna riprendono i colloqui sul programma nucleare iraniano.

Baghdad (AsiaNews/Agenzie) - Washington valuta la possibilità di avviare colloqui diretti con l'Iran per discutere della questione sicurezza in Iraq. La mossa avviene dopo che, in un primo momento, il presidente Usa Barack Obama aveva preso tempo e sottolineato che gli Usa "non si impegneranno in azioni militari in Iraq in assenza di un piano politico da parte degli iracheni".

Pur essendo "antichi avversari", Stati Uniti e Iran hanno uguale interesse nel frenare la crescente minaccia rappresentata dai militanti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis, formazione jihadista legata ai terroristi di al Qaeda) ed entrambi stanno valutando se offrire sostegno militare al governo iracheno. Secondo alcune fonti, Washington potrebbe avviare colloqui diretti con Teheran già questa settimana. Oltretutto, oggi è ripresa a Vienna l'ultima fase di colloqui sul programma nucleare iraniano.

Hassan Rouhani, presidente dell'Iran, ha detto che valuterà una cooperazione se gli Stati Uniti decideranno di intervenire in Iraq.

Intanto, gli Stati Uniti condannano come "orripilanti" le foto pubblicate online dai militanti sunniti, nelle quali si vedono i ribelli massacrare soldati iracheni.

Le immagini mostrano i militari portati via e poi stesi in trincee, prima e dopo la loro "esecuzione". L'esercito iracheno afferma che le foto sono vere, ma nessuna fonte indipendente ha ancora confermato la loro autenticità.