Giorno storico per il Libano: completato ritiro della Siria e nuovo governo

Beirut (AsiaNews) – Oggi è il giorno nel quale si conclude il ritiro dei militari siriani ed hanno inizio i colloqui del primo ministro incaricato, Nagib Mikati, per la formazione del nuovo esecutivo, "il governo della nuova Repubblica libanese", come l'ha definito lo stesso Mikati.

Una coincidenza assolutamente significativa, presentata ieri dal primo ministro con parole piene di fiducia in un futuro migliore per il Libano. Incontrando la stampa, Mikati ha infatti annunciato che oggi e domani il suo governo avrà i primi incontri con i deputati dai quali spera di poter ottenere la fiducia.

Secondo fonti giornalistiche il governo Mikati dovrebbe ottenere più di 75 voti sui 126 deputati e arrivare a un compromesso con tutte le parti per poi traghettare il Paese alle elezioni previste per la fine di maggio.

D'altra parte il direttore generale della sicurezza nazionale, il gen. Jamil Saied, ha presentato ieri le sue dimissioni spiegando che esse nascono dal "notevole cambiamento della situazione politica" in Libano. A sua volta il direttore generale delle forze interne, generale Ali Hajj, ha presentato pure le sue dimissioni al ministro dell'Interno. Con questi due atti l'opposizione libanese - guidata dal leader druso Walid Jumblatt - ha ottenuto un'altra risposta positiva alle sue richieste. Rimane ancora in carica il magistrato Adnan Addoum, ex ministro della giustizia, considerato dall'opposizione l'ago della bilancia negli ultimi avvenimenti.

Intanto oggi si conclude il ritiro dell'esercito e dell'intelligence siriani dopo 30 anni di presenza militare in Libano. Per l'occasione all'aeroporto militare di Ryak, nella regione della Bekah, si terrà una cerimonia alla presenza di entrambi i capi delle forze armate, libanese e siriana, che per l'occasione si scambieranno onorificenze militari. È previsto che il comandante dell'esercito libanese, gen. Michel Sleiman, terrà un discorso a nome del presidente Emile Lahoud.

Le prime truppe siriane erano entrate in Libano nei primi anni '70 [ufficialmente il 31 maggio del 1976], raggiungendo un numero massimo di 40 mila soldati. A febbraio, prima dell'assassinio dell'ex premier libanese Hariri, c'erano 14 mila militari di Damasco in Libano, ridottisi nell'ultimo week end a 1000. (YH)