Lo Sri Lanka ai Paesi musulmani: Proteggeremo la nostra comunità islamica
di Melani Manel Perera
Il ministro degli Affari esteri ha incontrato gli ambasciatori delle nazioni islamiche di Asia, Medio Oriente e Africa, preoccupate dopo le violenze perpetrate dai radicali buddisti sui musulmani.

Colombo (AsiaNews) - Il governo dello Sri Lanka ha agito in modo immediato per far rientrare le tensioni avvenute nel sud del Paese. È la rassicurazione fatta da G.L. Peiris, ministro degli Affari esteri, a una delegazione di ambasciatori e Alti commissari provenienti da alcuni Paesi musulmani, in un incontro avvenuto ieri.

Il raduno è stato organizzato dopo che le nazioni islamiche hanno espresso in modo collettivo le proprie preoccupazioni circa la violenza di cui la comunità islamica srilankese è stata oggetto, per mano di alcuni estremisti singalesi buddisti.

Il ministro Peiris ha sottolineato che gli elementi "distruttivi" appartengono a frange estremiste di entrambe le parti, ed è necessario essere equilibrati in qualunque stima del caso. Tuttavia, ha aggiunto, ciò che riscatta la situazione è che la tendenza dominante sia nella comunità buddista che in quella musulmana "è moderata e si oppone con forza a ogni forma di violenza". Questo, ha spiegato, "è il risultato di una lunga tradizione di mutua convivenza in uno spirito di totale empatia".

Tra i Paesi rappresentati al colloquio con il ministro: Afghanistan, Indonesia, Iraq, Palestina, Arabia Saudita, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Bangladesh, Malaysia, Nigeria, Pakistan, Egitto, Iran, Kuwait, Libia, Oman e Maldive.