Iraq, libere le 46 infermiere indiane rapite
di Nirmala Carvalho
Le milizie sunnite hanno rilasciato oggi le donne, che domani faranno ritorno in India. Da Tikrit sono state spostate a Mosul e poi a Erbil, dove prenderanno un volo speciale. Erano intrappolate in Iraq dall'inizio di giugno.

Mumbai (AsiaNews) - I miliziani sunniti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis) hanno rilasciato oggi tutte le 46 infermiere indiane, che torneranno in patria domani mattina. La conferma della loro liberazione arriva dalla Croce Rossa internazionale, che lo ha comunicato ai funzionari indiani. Secondo fonti locali le donne sono state trasferite a Erbil, in Kurdistan, dove rimarranno per la giornata di oggi.

Il governo del Kerala - Stato d'origine della maggior parte di loro - ha aggiunto che un volo speciale le aspetta all'aeroporto di Erbil, insieme a un delegato del governo centrale e uno del governo statale. L'aereo dovrebbe atterrare alle 7 di domani mattina a Kochi.

Subito dopo essere state liberate, alcune infermiere hanno chiamato le loro famiglie in India, dicendo di sapere che verranno portate all'aeroporto di Erbil.

Le 46 donne erano intrappolate a Tikrit dall'inizio di giugno. I miliziani le avrebbero portate via dalla città la scorsa notte, per trasferirle in un edificio a Mosul. "Siamo state messe in un luogo che sembrava una vecchia fabbrica - ha riferito una di loro - ed è vicino a Mosul. Passando abbiamo visto il Kirkuk General Hospital e l'Al Jamoori Hospital. Durante tutto il tragitto i miliziani sono stati gentili con noi, fornendoci cibo, biscotti e acqua".

Il ministero degli Affari esteri ha riferito che ci sono circa 100 cittadini indiani nelle zone di conflitto, anche se non è possibile sapere il numero esatto. Tuttavia il dicastero ha aggiunto che l'India non è sola e ha alleati "dentro e fuori l'Iraq". Intanto, quasi 1000 persone hanno ricevuto biglietti aerei per lasciare il Paese, e altre 1500 si sono già registrate al Ministero per andare via. (NC)