Diplomatico Usa espulso da Manama, "chi cerca la riconciliazione non va fermato"
Tom Malinowski, assistente Segretario di Stato per la democrazia, i diritti umani e il lavoro, definito "persona non gradita" dopo incontri con al-Wefaq, un gruppo dell'opposizione sciita e un attivista per i diritti umani.

Washington (AsiaNews/Agenzie) - La decisione del governo del Bahrain di allontanare come "persona non gradita" Tom Malinowski, assistente Segretario di Stato per la democrazia, i diritti umani e il lavoro, è stata per "minare il dialogo" nel Paese. E' stato lo stesso Malinowski ad affermarlo il un tweet all'indomani della sua partenza dal Paese del Golfo.

Malinowski era arrivato in Bahrain domenica per una visita di tre giorni e durante la sua permanenza ha avuto un incontro con al-Wefaq, un gruppo dell'opposizione sciita - che da anni protesta (nella foto) - e con Nabeel Rjab, un noto attivista per i diritti umani.

L'incontro con al-Wefaq è stato definito dal Ministero degli esteri del Bahrain "in contrasto con le norme diplomatiche convenzionali" e una "intromissione negli affari interni" del Paese. Dal Dipartimento di Stato Usa, lunedì, il portavoce Jen Psaki ha detto che gli Stati Uniti sono "profondamente preoccupati" dalla decisione del Bahrain e ha aggiunto che quel governo "è ben consapevole del fatto che i funzionari del governo degli Stati Uniti abitualmente si incontrano con tutti i gruppi politici ufficialmente riconosciuti". "Coloro che sono impegnati nella riconciliazione non devono essere fermati", ha aggiunto da parte sua Malinowski.

Il governo del Bahrain - Paese alleato degli Usa e punto di appoggio della Quinta flotta americana - ha gettato acqua sul fuoco del contrasto diplomatico, dichiarando che l'accaduto "non deve in alcun modo influenzare i mutui rapporti di reciproco interesse".