Seoul: un documentario sulla vita del card. Kim, per continuarne l'opera e conoscerlo meglio
Il 7 agosto, a pochi giorni dall'arrivo di papa Francesco nella penisola coreana, esce nei cinema "Il Cardinale": un documentario sulla vita dell'arcivescovo di Seoul, campione dei diritti umani e della missione della Chiesa. Lo scopo, spiegano i produttori, è "rispondere a domande sul perché abbia vissuto quel tipo di vita e su cosa la sua testimonianza rappresenta per noi oggi"

Seoul (AsiaNews) - Per celebrare la vita e la missione del cardinale Stefano Kim Sou-hwan, e ricordare il quinto anniversario della sua morte, un gruppo di laici cattolici e di non credenti ha preparato nell'ultimo anno un lungo documentario sulla vita di questo grande pastore della Chiesa coreana. L'opera andrà nelle sale cinematografiche del Paese il 7 agosto, a pochi giorni dall'arrivo di papa Francesco nella penisola.

Il film si chiama "Il Cardinale" ed è stato girato da Jeon Song-woo, che ha conosciuto di persona il prelato. Si tratta di una serie di interviste con il card. Kim, registrate negli ultimi 3 anni della sua vita, e con altre personalità della Chiesa e della società civile che lo hanno conosciuto. Lo scopo del lavoro è quello di presentare la figura dell'uomo, prima di quella pubblica.

Alcuni dirigenti della Pyeonghwa Broadcasting Corp. - la società che ha prodotto il lavoro - spiegano: "Il cardinale è stato amato e rispettato da cattolici e non cattolici, ha vissuto una vita per i poveri e per gli emarginati della società. Ma non molti conoscono come sia stata la sua vera vita, quella privata. Cercheremo di rispondere a domande sul perché abbia vissuto quel tipo di vita e su cosa la sua testimonianza rappresenta per noi oggi". Il regista Jeon aggiunge: "Voglio presentare il vero cardinal Kim, che ho conosciuto e osservato da vicino per tanto tempo".

Nato a Daegu nel 1922, il card. Kim è morto nel febbraio del 2009 a Seoul. Egli è stato il primo cardinale cattolico sudcoreano, nominato nel 1969 da papa Paolo VI, e per lunghi anni il più giovane del Collegio cardinalizio. Noto per la sua opposizione aperta alla dittatura militare che ha governato il Paese per anni, il presule - all'epoca arcivescovo della capitale - ha offerto ospitalità e rifugio ai giovani e agli attivisti per i diritti umani che combattevano contro le ingiustizie del governo. Fino alla sua morte è stato un campione della giustizia sociale, della pace e della cura per i poveri.