West Bengal, epidemia di encefalite giapponese uccide 60 persone
I bambini sono la maggior parte delle vittime. In sole due settimane è stata registrata un'impennata di decessi, di cui ancora non si conoscono le cause. In genere lo Stato non è tra i più colpiti da questa malattia.

Calcutta (AsiaNews/Agenzie) - Almeno 60 persone in West Bengal sono morte per colpa di un'epidemia fulminante di encefalite giapponese, esplosa nelle ultime due settimane. Le vittime sono soprattutto bambini. I malati provengono da sette distretti settentrionali dello Stato orientale dell'India.

Biswaranjan Satpathy, un funzionario del dipartimento sanitario dello Stato, spiega che il picco di decessi c'è stato tra il 7 e il 20 luglio scorsi, e che la situazione ha ora raggiunto "proporzioni allarmanti". A spaventare è anche il fatto che il West Bengal non è tra gli Stati più colpiti dall'encefalite giapponese, che ogni anno uccide più di 100 bambini. Nello Stato orientale invece vi sono stati solo 5 decessi nel 2013.

In genere la malattia si manifesta durante la stagione dei monsoni (ora in corso, ndr): il virus è trasmesso dalle zanzare. Tuttavia il medico non ha saputo identificare una causa specifica per questa impennata di morti. I sintomi più comuni di questa encefalite virale sono cefalee e vomito; la malattia può portare al coma, provocare disfunzioni cerebrali, epilessia e infiammazione di cuore e fegato.

Diverse migliaia di persone - in modo particolare bambini - sono morte di encefalite nel nord dell'India (Uttar Pradesh e Bihar) dopo l'identificazione del primo caso nel 1975. Questi Stati sono tra i più a rischio per via dell'alto numero di piccoli malnutriti, la categoria più vulnerabile al virus.