Purwokerto, musulmani in parrocchia per la cena dopo il digiuno di Ramadan
di Mathias Hariyadi
Un sacerdote della reggenza di Banjarnegara, nel "cuore islamico" dell'Indonesia, ha invitato "tutte le persone di buona volontà" a mangiare insieme dopo il tramonto. Presente anche il capo locale del Fronte di difesa islamico, Gus Khayatul Maki, che ha parlato a favore del pluralismo e della tolleranza religiosa. A Java un sacerdote coinvolge più di 90 giovani in una due giorni dedicata al dialogo interreligioso.

Jakarta (AsiaNews) - Una parrocchia della reggenza di Banjarnegara, nel "cuore islamico" dell'Indonesia, ha invitato "tutte le persone di buona volontà" a rompere insieme il digiuno imposto ai musulmani dal mese sacro di Ramadan. All'appello, racconta ad AsiaNews il parroco p. Deddy Setiawan Pr, "ha risposto un gran numero di persone. Fra questi anche il capo locale del Fronte di difesa islamico, Gus Khayatul Maki, che ha parlato con chiarezza e forza a favore dello spirito di pluralismo religioso da salvaguardare nel Paese".

Presenti nella sala parrocchiale della chiesa di sant'Antonio (diocesi di Purwokerto) anche membri della polizia e dell'esercito, esponenti politici e leader di diverse fedi: "A differenza di tanti altri leader islamici, Maki ha chiarito che dobbiamo vivere insieme, in pace e libertà. Il suo intervento ha riscosso la simpatia e l'attenzione dei parrocchiani cattolici e di tutti i presenti. Il nostro sforzo è mirato a stabilire una coesistenza pacifica con tutti gli islamici, convincendo i più radicali dell'importanza della pace".

Sulla stessa strada anche un parroco dell'arcidiocesi di Semarang, p. Aloysius Budi Purnomo Pr, che guida la locale Commissione per il dialogo interreligioso. Il sacerdote, impegnato da tempo a costruire ponti di dialogo fra religioni ed etnie indonesiane, ha organizzato un fine settimana di studio e riflessione presso il Centro Wisma Salam - provincia di Java centrale - allo scopo di "minimizzare le percezioni negative dei cattolici rispetto alle altre religioni, in modo particolare rispetto all'islam".

All'incontro hanno partecipato più di 90 giovani cattolici. Ad AsiaNews, l'ex rettore del seminario maggiore di San Paolo spiega: "L'attività è stata organizzata con lo scopo specifico di alzare il morale dei nostri ragazzi, spiegando loro che non siamo soli: ci sono tante altre persone nel Paese, i non cattolici, che possono essere amici e compagni di strada. La risposta dei giovani è stata positiva".

In Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, i cattolici sono una piccola minoranza composta da circa sette milioni di persone, pari al 3% circa della popolazione totale. Nella sola arcidiocesi di Jakarta, i fedeli raggiungono il 3,6% della popolazione.