Kathmandu, giovani musulmani si uniscono al papa per la pace in Iraq e a Gaza
di Christopher Sharma
Decine di fedeli islamici si sono radunati in una moschea di Kathmandu per esprimere solidarietà a Francesco. Uno dei partecipanti: "Incoraggiamo i nostri leader nepalesi a far sentire la loro voce e a unirsi all'appello del papa. Pregheremo per il Santo Padre durante il suo viaggio in Corea".

Kathmandu (AsiaNews) - Decine di giovani musulmani in Nepal si sono radunati oggi in una moschea di Kathmandu per unirsi a papa Francesco e alle sue preghiere contro la violenza in Iraq e a Gaza. All'Angelus di ieri il pontefice ha denunciato le "violenze di ogni tipo" che stanno avvenendo in Medio Oriente e che "offendono gravemente Dio e l'umanità".

Molti giovani islamici nepalesi hanno espresso la loro solidarietà al papa. "Come musulmano - afferma ad AsiaNews Jakir Khan, 30 anni - sono grato a papa Francesco per le sue preghiere. Tutti noi siamo con lui, che fa un gran lavoro. Egli è cattolico ma non esita ad andare oltre la fede e pregare per la pace, anche nel mondo islamico".

Abdul Falahi, presente oggi al raduno, sottolinea: "L'islam ha molti leader religiosi, ma adesso sono divisi. Non riescono a lanciare un appello forte per la pace. Invece il papa difende la pace e la solidarietà: siamo felici di pregare insieme a lui".

Un altro giovane, Alsaf Khan, aggiunge: "Incoraggiamo i leader islamici nepalesi a far sentire la loro voce e a unirsi all'appello del papa. Pregheremo per il Santo Padre durante il suo viaggio in Corea".