Vescovo di Mannar: "Fumo negli occhi" le indagini sui sequestri della guerra civile
di Melani Manel Perera
Mons. Rayappu Joseph si rifiuta di testimoniare durante un'inchiesta condotta dalla Commissione presidenziale nel suo distretto. In una lettera spiega il motivo della sua non disponibilità: "Il problema dello Sri Lanka è la mancanza di volontà politica di porre fine all'impunità".

Mannar (AsiaNews) - L'inchiesta del governo sui sequestri della guerra civile in Sri Lanka "è solo fumo negli occhi". Così mons. Rayappu Joseph, vescovo dell'arcidiocesi di Mannar, ha definito il lavoro svolto dalla Commissione presidenziale incaricata di svolgere le indagini. Oggi si sono chiuse le operazioni condotte nel distretto di Mannar (8-11 agosto): i funzionari avevano invitato il presule a partecipare egli stesso con una testimonianza, ma egli si è rifiutato.

Nel motivare il proprio rifiuto, mons. Joseph ha inviato una lettera ai funzionari della Commissione presidenziale: "Vi ringrazio per la vostra gentile visita e per il vostro invito personale a testimoniare davanti alla Commissione. Negli anni sono stati creati molti comitati come il vostro, ma la maggior parte di essi - se non tutti - hanno prodotto solo fumo negli occhi".

"Pur sapendo questo - ha aggiunto il vescovo - io stesso in passato ho testimoniato davanti alla Lessons Learnt and Reconciliation Commission. Il governo non ha agito in modo serio in alcuna delle questioni presentate dal popolo tamil, me incluso. Data questa esperienza, mi è impossibile chiedere a me stesso di comparire davanti alla vostra Commissione. Il problema dello Sri Lanka è la mancanza di volontà politica di porre fine all'impunità".

 

(Ha collaborato Dinasena Rathugamage)