Nuova scossa nello Yunnan, decine di feriti e centinaia di abitazioni distrutte
Il sisma di magnitudo 5 ha causato feriti e raso al suolo o danneggiato almeno 481 case. L’epicentro a circa un centinaio di chilometri dal terremoto del 3 agosto. Si tratta di una zona rurale e ad alta densità abitativa. Danneggiati oltre 50 km di strade, 41 km di collegamenti sotterranei e 21 km di condutture elettriche.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - La provincia dello Yunnan è stata colpita nella mattinata di ieri da un altro terremoto, che ha causato il ferimento di oltre una dozzina di persone e gravi danni a centinaia di abitazioni. Nella stessa zona, il 3 agosto scorso una violenta scossa aveva ucciso oltre 600 abitanti, provocando migliaia di feriti e quasi 60mila evacuati, con i cattolici in prima fila nella raccolta fondi e distribuzione di aiuti. Ieri la terra ha tremato ancora nella contea di Yongshan, a un centinaio di chilometri dall'epicentro del terremoto di due settimane fa; secondo quanto riferisce l'agenzia ufficiale Xinhua vi sarebbero almeno 19 persone ferite, una decina delle quali ha dovuto ricorrere a cure mediche negli ospedali dell'area. La scossa di magnitudo 5 ha raso al suolo o provocato danni ad almeno 481 abitazioni. 

Il China Earthquake Networks Centre conferma che la terra ha tremato alle 6.07 del mattino e l'epicentro è localizzato nella cittadina di Wuji. Si tratta di una zona rurale, ad alta densità abitativa, contraddistinta da vecchie case di legno e la mancanza di solide strutture antisismiche.  

Testimoni locali parlano di una forte scossa, che ha seminato il panico fra la gente la quale si è riversata per strade nel timore di crolli. Danneggiati oltre 50 km di strade, 41 km di collegamenti sotterranei e 21 km di condutture elettriche. 

Il terremoto è stato avvertito anche nel vicino Sichuan, con numerosi abitanti che hanno postato sui social network il risveglio provocato dai tremori; il pensiero è subito corso al devastante sisma del 2008, nel quale sono morte decine di migliaia di persone. 

I primi soccorritori sono giunti nella zona dell'epicentro del sisma di ieri quasi due ore dopo la prima scossa; la forte pioggia che sta colpendo in questi giorni la zona ostacola le operazioni di aiuto. Secondo il Dipartimento meteo, la situazione è destinata a peggiorare ed è alto il rischio frane e smottamenti.