Greco-cattolici: tempo di martirio per la nostra chiesa nell'Est Ucraina
L'allarme dell'arcivescovo di Kiev: c'รจ bisogno di preghiere. Vescovi locali denunciano: in atto una persecuzione, i separatisti confiscano chiese e monasteri a Donetsk e Lugansk.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) - La Chiesa greco-cattolica in Ucraina dell'est sta vivendo un periodo di martirio. E' l'allarme lanciato il 20 agosto dall'Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyc, mons. Sviatoslav Shevchuk, che ha parlato in occasione del secondo pellegrinaggio di tutte le Chiese alla cattedrale patriarcale della Resurrezione. "Oggi i nostri fedeli a Donetsk e Lugansk vivono un tempo di martirio e hanno bisogno in modo speciale di preghiere di sostegno", ha dichiarato il primate dei greco-cattolici. "Possa il Signore ascoltare le nostre preghiere e suppliche per la pace e la fine di questo spargimento di sangue", ha auspicato Shevchuk.

Pochi giorni prima, a parlare di "persecuzione" della Chiesa greco-cattolica nelle regioni dove continua il conflitto tra ribelli filorussi ed esercito di Kiev, era stato il vescovo Boris Gudziak, rettore dell'Università cattolica ucraina. "La Chiesa greco-cattolica nella regione di Donetsk sta subendo una significativa persecuzione", ha denunciato il prelato a Radio Liberty. "La cattedrale di Donetsk è stata dissacrata - ha raccontato - i terroristi (come sono chiamati dalle autorità ucraine i separatisti filo russi nell'est) sono entrati in chiesa armati, una bomba è caduta nel cortile, mentre l'appartamento del vescovo è stato sigillato e la sua auto sequestrata".

Il presule ha riferito inoltre, che il 19 agosto anche il convento a Donetsk è stato "confiscato" dai separatisti. Infine ha lanciato l'allarme per il pericolo costante, in cui continuano a lavorare i sacerdoti anche a Lugansk. (N.A.)