Kuala Lumpur, un Paese in lutto accoglie le vittime del volo MH17 abbattuto in Ucraina
Oggi nell’aeroporto della capitale sono atterrati i primi 20 corpi. Nella tragedia aerea sono decedute 43 persone di nazionalità malaysiana, 15 dei quali membri dell’equipaggio. Presenti le massime autorità, bandiere a mezz’asta e per la prima volta si celebra il lutto nazionale per vittime civili. Il cordoglio della Malaysia Airlines ai familiari.

Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) - Sono atterrati oggi nella capitale Kuala Lumpur i corpi di 20 cittadini malaysiani, vittime della controversa tragedia aerea che si è consumata nel luglio scorso sui cieli dell'Ucraina. Tutto il Paese si è fermato per osservare un minuto di silenzio, nel contesto di una giornata di lutto nazionale indetta dal governo per ricordare il dramma che ha colpito il volo Malaysia Airlines MH17; per tutta la giornata le bandiere sventoleranno a mezz'asta. Nel disastro aereo - il velivolo è stato abbattuto durante un'azione di guerra, con reciproci scambi di accuse fra Kiev, Mosca e filo-separatisti russi - sono deceduti 43 cittadini della Malaysia, 15 dei quali erano membri dell'equipaggio; un volo speciale ha riportato a casa una prima parte delle vittime. 

L'incidente risale al 17 luglio scorso, quando il mezzo si è schiantato tra Krasni Luch, nella regione di Luhansk, e Shakhtarsk, nella confinante regione di Donetsk. Il velivolo, con a bordo 298 persone, è finito in un territorio ucraino controllato dai ribelli, poco distante dal confine con la Russia; il Boeing 777 era partito da Amsterdam, in Olanda, ed era diretto a Kuala Lumpur. A bordo vi erano decine di medici e ricercatori esperti nella lotta all'Aids, che si stavano dirigendo in Australia per partecipare a un congresso internazionale. 

Secondo le accuse, l'aereo sarebbe stato abbattuto da un missile lanciato da ribelli pro-russi in Ucraina. Tuttavia, essi respingono al mittente le accuse e puntano il dito contro l'esercito di Kiev. 

Ad accogliere i corpi delle vittime all'aeroporto vi era il re Abdul Halim Mu'adzam Shah, il premier Najib Razak e altri alti funzionari di governo. Assieme a loro, vi era anche un piccolo contingente di soldati malaysiani, che hanno marciato in direzione del velivolo per poi scortare le bare, avvolte nella bandiera nazionale, durante il trasbordo. Tre dei 20 cadaveri sono stati cremati in Olanda nei giorni scorsi. I principali quotidiani nazionali, fra cui il The New Straits Times e The Star hanno listato a lutto le proprie testate. 

Per la prima volta nella sua storia la Malaysia celebra una giornata di lutto nazionale per vittime civili, onorificenza finora concessa solo alla famiglia reale o ai capi di governo. Un portavoce della compagnia aerea riferisce che sarà organizzata una veglia di preghiera, aperta al pubblico, per rendere omaggio alle vittime. La Malaysia Airlines parla di "profonda tristezza" per questa "tragedia devastante" che ha colpito famiglie e amici degli scomparsi. 

Per la seconda volta in pochi mesi un Boeing 777 della Malaysia Airlines è coinvolto in una sciagura aerea; l'8 marzo scorso il volo MH370, partito da Kuala Lumpur e diretto a Pechino, con a bordo 239 persone, in maggioranza cinesi, è scomparso dai radar senza dare notizie. Nonostante le ricerche avviate da un team internazionale, con l'uso di navi e aerei, non sono emersi elementi utili all'identificazione del velivolo. Il mezzo si sarebbe inabissato nell'Oceano Indiano meridionale, mentre viaggiava fuori rotta, nella direzione opposta rispetto alla destinazione. Restano ancora ignote le ragioni che lo hanno portato al cambio di rotta e alla scomparsa, esito di un incidente o di un gesto estremo del pilota, sebbene l'ipotesi attentato sia stata fin da subito scartata.